martedì 11 ottobre 2011

France Ferdinand

Sento l'esigenza di un argomento da trattare del quale non ne freghi assolutamente una mazza a nessuno. E che mi appassioni, e mi diverta. Sono molto attratto in questi giorni dalle primarie per designare il prossimo candidato del centrosinistra francese nella corsa all'Eliseo. Bingo!
Hanno copiato dagli italiani, "come al solito" dirà qualcuno. E come al solito, copiando hanno migliorato l'originale. Non c'era un candidato strafavorito accompagnato da una serie di comprimari, e per il momento nessuna accusa incrociata di brogli. Non ricordo primarie del PD, a qualunque livello, che non abbiano presentato una di queste due situazioni.
Perché dovrebbero interessarmi? Solo perché sono scemo e faccio collezione di argomenti inutili e inutilizzabili? No, certo che no.
I paesi più importanti d'Europa sono tutti governati dal centrodestra. Tranne la Spagna. Che tra un mese sarà governata dal centrodestra. Il primo paese che ha buone probabilità di passare nelle mani del centrosinistra (scordatevi l'Italia, nessuno vuole veramente le elezioni a breve) è appunto la Francia. E se una decina di anni fa il laburismo si impossessò di mezza Europa all'insegna della terza via di Blair, e sappiamo com'è finita, sarà interessante capire quali saranno le prospettive future.
Non ci ho ancora capito molto, della rosa dei candidati e dei due rimasti in lizza per il ballottaggio, è che ne parlano poco e un cazzo sui quotidiani italiani. Però simpatizzo per Martine Aubry. Perché è donna, sebbene non sia più giovanissima (classe 1950), perché è in politica da diverso tempo senza avere ancora lo strato di muffa, perché è più progressista, e perché a differenza della Merkel non ce la vedrei bene a condurre "La prova del cuoco".
Nota a margine -1-
La verità è che spero di indicizzarmi in Google con questo post. Se dovesse funzionare, tornerò sul topic a piè pari.
Nota a margine -2-
Il titolo è qualcosa di indecente, lo so. Lo uso come specchietto per le allodole.

13 commenti:

  1. Quelli però non erano del Partito Socialista, ecco.

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  2. uhm, pure google fa le differenze?

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  3. un pochino... non ti arrabbiare dai..


    R40

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  4. Tutti uguali. Sono tutti uguali. Microsoft, Apple, Google, dietro le apparenze sono tutti fatti della stessa pasta.

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  5. Scusa Zero ma credo che questo sia inevitabile e sia anche il minore dei mali eh... non paragoniamo queste legittime strategie commerciali alle vergognose piaghe sociali che danneggiano il lavoro e i meriti dei singoli individui. Che Google indicizzi più velocemente e quindi più efficacemente un blog situato sulla sua piattaforma, è un po' come una casalinga che sceglie di comprare dal fruttivendolo dietro casa, hai dei vantaggi di costo e qualità sicuramente maggiori rispetto a comprare delle verdure da un fruttivendolo a 100 km di distanza: freschezza, offerta, costo, fiducia, trattamento etc.

    Ok ho fatto un esempio del cazzo, ma il discorso è che capisco che il concetto di "prima spingo chi mi sostiene e poi spingo gli altri" possa apparire antidemocratico, ma in certi casi entrano in gioco semplicemente dei fattori logistici. Non ci sono preferenze, è solo logica organizzativa.

    E poi un comportamento di questo genere è davvero il minore dei mali quando abbinato al commercio, lo trovo quasi innocuo. Il problema vero è quando è abbinato ai rapporti sociali o, peggio ancora, professionali!


    R40

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  6. Stavo facendo del falso qualunquismo, in realtà capisco il tuo discorso e condivido anche le strategie commerciali. Toccherà poi ai "controllori" valutare la liceità o meno di questi trust, presunti o veri che siano.
    Non reggo le logiche di tifo, quello a favore come quello contrario.

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  7. Già. E' risaputo che la musica interessi più della politica. Figurarsi di quella odiosamente oltralpe.

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  8. E la musica francese, invece?

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  9. Io pensavo agli AIR invece...

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  10. I quotidiani italiani parlano di Carla Bruni che fa shopping. E non dei preparativi al ballottaggio imminente.
    Ieri sera c'è stato il confronti tv, molto scialbo, mi documento e riferisco.

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  11. Carla Bruni può stare in qualunque sezione di un quotidiano, a quanto pare. Senza aver fatto quasi nulla oltretutto.

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  12. Non siamo qui a fare battute da Bagaglino.

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  13. se non ti ho ancora bannata per le faccine non ti banno più.

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