venerdì 9 dicembre 2011

Dust on the tracks

Sono troppo impegnato a far quadrare i conti dei commenti, nei cinque minuti quotidiani che dedico al blog, che non ho modo di scrivere qualcosa di interessante. Dovrò anche capire come tirare in piedi un template decente, e poi sistemare tutti i box, perché ancora non mi sento a casa quassopra.
Oggi mi sono dedicato, al netto del cazzeggio, a due attività che non praticavo da tempo e delle quali sentivo una grande necessità: riordinare&spolverare camera da un lato, scaricare&ascoltare nuovi album dall'altra.
Tralascio i dettagli dell'impegno casalingo, ancora in via di conclusione, per dire la mia non richiesta opinione "di primo acchito" su cinque dei tredici album che compaiono nella sezione "Aggiunti di recente" di iTunes, rimasta vuota troppo a lungo.

L'ultimo album di Dente, "Io tra di noi", è gradevole se sei un fan di Dente. Io lo apprezzo moderatamente, ma sono ancora troppo Dente-scettico per rimanerne colpito. E dieci euro per vederlo sabato al Vinile non so se li merita.

Il secondo disco dei Maccabees, "Wall of arms", non mi piace quanto il primo, e nemmeno quanto mi piacerà il terzo, in uscita a gennaio. Mi sono ricordato di loro settimane fa sfogliando NME, spero solo che ci sia una ragione perché li pompino così. Ho scritto pòmpino, con l'accento sulla o.

Nuova uscita anche per le Dum Dum Girls, "Only in dreams". Che per buona metà del disco suonano come facevano i Blondie trent'anni fa. Che è sempre un bel sentire, ma non c'è niente di innovativo. Meglio la seconda metà, solo che stavo spolverando e non ho prestato molta attenzione alla musica. Ma è sicuramente originale, altrimenti avrei iniziato a canticchiare sovrappensiero "Hanging on the telephone" con lo straccio delle polveri in mano.

Settantatreesimo (e ultimo per ora) disco di Tom Waits, "Bad as me". Non si discosta molto dai settantadue precedenti. E per fortuna, ché il vecchio rocker è sempre una fottuta garanzia. Ascoltandolo sovviene una certa atmosfera natalizia. Meglio, di una notte di Natale (il 25, non la vigilia) con l'auto parcheggiata davanti a una fabbrica di serramenti, finestrino abbassato, semisbronzo con la sigaretta in mano, che rifletti sulla festività appena passata e sul tuo essertela cavata egregiamente anche stavolta, e anche stavolta per merito dell'alcool. Devo masterizzarmene una copia e metterla in auto per l'occasione.

of Montreal, ultima fatica anche per loro, "False priest", risalente ormai al 2010. Sono a metà disco in questo istante, ma non mi entusiasma. Preferisco "Hissing fauna blabla", che poi è l'unico loro altro disco che ho ascoltato. Se avete suggerimenti al riguardo, sono tutt'orecchi.

4 commenti:

  1. sai che anch'io sono indecisa se andare a vedere dente settimana prossima? uhmm.
    cose belle nuove non ne ho. la tristezza.
    eppoi neanche io mi sento a casa.

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  2. Costa 13 euro, mica dieci. Vado al Vinile dopo il concerto, deciso.
    Eh, ma è un passatempo ascoltare, roba interessante se ne trova a fatica.
    Sto mettendo mano al template, siamo in vena di innovazione. Lo sfondo Zero penso sia temporaneo.

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  3. noooo!lo sfondo Zero è bellissimo!e comunque trova tutto il trovabile dei Bud Spencer Blues Explosion e non lo dico solo perchè il concerto è stato uno spettacolo e ho bevuto un chinotto [un chinotto perdio] con il chitarrista/cantante.

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  4. Il template è work in progress, e lo sfondo Zero è la prima delle cose che penso cambierò... Eh, non mi sono sconosciuti, e comunque un chinotto col cantante spiega molte cose. Aehm. Bagaglino mode: off.

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