mercoledì 31 luglio 2013

Progress Report

Mi ero creato una serie di aspettative a inizio anno. Tirare le somme a sette dodicesimi del percorso risulta per certi versi triste, ma a quanto pare per il 2013 rien ne va plus, relativamente a quanto elencato nel classico post dei primi di gennaio. Ne riparliamo l'anno prossimo, che in questi giorni sto preparando dei budget e pianificando carichi di lavoro da qui al 2016 e sto troppo proiettato nel futuro.

- Tour europeo dei Jesus and Mary Chain: una sola tappa al Primavera, non percorribile per le solite svariate ragioni, e poi il silenzio; peraltro un solo concerto anche fuori dal Vecchio Continente, non ci sono programmi né rumors, l'incertezza regna sovrana, ma il prezzo dell'angoscia è più che giustificato; per il momento ci resta il duetto su "Just like honey" con Bilinda Butcher dei My Bloody Valentine a Barcellona.
- Nuovo disco dei My Bloody Valentine: "m b v" è uscito realmente, l'ho ascoltato in anteprima, l'ho amato, l'ho comprato, l'ho amato di nuovo, ora l'ho un po' messo in standby perché sono un deficiente e non amo sentirmi tale; c'è che hanno fatto un paio di concerti in Italia e io non sono andato e la cosa mi duole un casino e se ci penso finisco in una spirale di autoafflizione che mi porta dritto alla psicanalisi; non mi merito una seconda chance, ma.
- Nuovo disco dei Black Rebel Motorcycle Club: niente da aggiungere, se non "doppio vinile rosso trasparente".
- Uno (o due) live dei Black Rebel Motorcycle Club: Milano e Bologna, non senza difficoltà, tra sold out e disorganizzazione mia e del mondo a me circostante, anche qui poco da aggiungere, se non che -bravi loro, stanno sul palco come dei big, il disco nuovo rende molto live, le scalette sono sempre eccellenti, il culo te lo fanno muovere anche se non vuoi, ecc.- preferivo il sound sporco dei concerti del 2010.

Commento parziale su questi tre/quattro bullets: come recita lo sfondo, "Whatever happened to my shoegazing?"

- Un live dei Pearl Jam: il nuovo album è in arrivo, seguirà tour invernale nordamericano, tutto lascia presagire che nel 2014 passeranno da queste parti.
- Un live dei Blur: contro ogni pronostico, obiettivo raggiunto, tre giorni fa, con godimento e giubilo; ripenso a quando anni fa mi drogavo dei dischi da solista di Graham Coxon e sembrava non ci fosse più speranza di vederli tutti assieme e il video di Coffee & TV sembrava così profetico, e poi va a finire che te li trovi davanti e non è una reunion da baraccone e niente, mai perdere la speranza; non so se riuscirò a scriverne, faccio fatica a parlarne e ad esprimere giusto due percezioni ad effetto.
- Riformazione dei Libertines: a settembre esce il nuovo disco dei Babyshambles, e non è la stessa cosa; ho visto Peter Griffin Doherty dal vivo, solista, e mi viene da temere che un'eventuale fantascientifica reunion sarebbe un incubo, più che un sogno.
- Riformazione degli White Stripes: impossibile, com'era impossibile anni fa pensare di vedere sullo stesso palco Damon e Graham, e mi basta questo; dice Jack White che sono pronti brani nuovi sia dei Raconteurs che dei Dead Weather, e mentre aspettiamo che la storia segua il suo corso potrebbe essere un buon modo di ammazzare il tempo.
- Più concerti: oltre ai già menzionati B.R.M.C. (x2), Blur e Pete Doherty, "qualcosina" di sparso c'è stato, Paul McCartney, Dinosaur Jr., Baustelle; si potrebbe fare di meglio, la programmazione arrivava a luglio, tra un po' mi toccherà lanciare la campagna autunno-inverno.

"Aspettative elevate, incipit promettenti, critica/pubblico/sistema non comprendono"

martedì 23 luglio 2013

Feuilletons

Ho perso il conto delle storture di naso che mi tocca subire quando confesso di leggere Il Foglio, quantomeno la versione online, e nemmeno saltuariamente dato che sono abbonato al feed.
(a proposito, dopo la scomparsa di Google Reader ho ripiegato su Feedly, ma sono aperto ad ogni suggerimento, non mi sento soddisfatto al 100%)
Ho spiegato plurime volte che al di là dell'orientamento politico e delle discussioni sui temi etici, ci sono retrospettive politiche interessanti e non banali, e soprattutto articoli di costume di grande spessore. E ho fatto spesso il nome di Annalena Benini, la penna a mio avviso più interessante, e non solo perché spesso si rifà a fiction e serie tv d'Oltreoceano di mio interesse per spiegare fenomeni di costume. Trovo i suoi pezzi imperdibili. E il senso della mia ammirazione è restituito da articoli come questo, in cui descrive l'istinto dello scrittore/scribacchino o giornalista/blogger medio nel percepire gli accadimenti grandi o piccoli secondo un fine narrativo, o quest'altro, che mette a nudo implacabilmente ma con comprensione la tendenza a fotografare(-si) per apparire.

giovedì 11 luglio 2013

Vale

Userò questo spazio per pubblicizzare i successi ottenuti in una giornata potenzialmente terribile ma che alla prova dei fatti si è rivelata ottima.

Terribile perché: rientro in ufficio dopo due giorni e mezzo di assenza (che in aggiunta al sabato e alla domenica formano un totale di quattro giorni e mezzo a piede libero, in terra straniera ma conosciuta) avrei potuto ridurmi in polvere, o per meglio dire in cenere. In tal caso avrei voluto che tali ceneri venissero raccolte nel cenicero, termine utilizzato ed abusato nel weekend lungo.


Sono invece riuscito ad imboscarmi, grazie anche alla provvidenziale dimenticanza di impostare il messaggio fuori sede di Outlook che ha tenuto segreto ai più il mio ritorno, ed ho potuto sbrigare così il lavoro di recupero dell'ordinaria amministrazione venuta a mancare causa gozzoviglio. Unica accortezza: non inviare conferme di lettura se non a chi già era a conoscenza del mio rientro.

Causa inspiegato gonfiore al collo del piede sinistro, più altri cazzi vari, ricorreva oggi un mese giusto dalla mia ultima sessione di running. Era necessario muovere il culo e riprendere l'attività, e così è stato. Sei km, 4'40" al km, devastazione psicofisica non pervenuta. Ora ho venti giorni di tempo per preparare una sette chilometri e mezzo con un crono possibilmente decente. Il mio nemico principale è il meteo, già lo so.

Streaming fighi beccati oggi, tutti singoloni in anteprima: Babyshambles (roba da non storcere troppo il naso, direi), Regina Spektor (discreta innovazione nel suono) e una delle seicento band di Ty Segall, ovvero i FUZZ (baccano non troppo molesto e coinvolgente).

Ora possiamo concentrarci su luglio, che quest'anno conta eccezionalmente venti soli giorni (ulteriormente riducibili, a naso).