giovedì 28 aprile 2011

Bipolarismo de noantri

L'idea che il popolo è sovrano non mi ha mai convinto. Credo troppo nel valore della politica (lo so, è difficile di questi tempi, ma stento a definire politica quella che stiamo subendo da ormai troppi anni) per cedere alla retorica populista che vuole la volontà popolare come unica fonte d'ispirazione. Gli elettori delegano a qualcuno che si presume sia competente e lungimirante il compito di prendere decisioni troppo grandi e troppo complesse per essere sottoposte a plebiscito. Ci sono decisioni impopolari che vanno necessariamente prese per il bene di tutti, e per le quali un giorno saremo in condizione di ringraziare.
Mi lascia però di stucco che quegli stessi individui che usano questo postulato che l'opinione pubblica va sempre rispettata come scudo universale ad un certo punto affermino senza vergogna alcuna che la gente, la stessa gente che "mi ama e mi vuole", sia incapace di prendere decisioni in modo sereno, e che quindi lo strumento più puramente democratico che abbiamo a disposizione, vale a dire il referendum, debba essere scavalcato con magheggi indegni senza avere nemmeno il pudore di insabbiare la cosa.
Deciditi, cazzo.

martedì 19 aprile 2011

Mind the gap

Le regole scritte sono il fondamento della società civile, e il primo e più immediato approccio con esse penso siano i cartelli stradali. Sin da bambini ci insegnano che quei segnali vanno inderogabilmente rispettati. Poi diventiamo grandi e ci rincoglioniamo, considerandoli praticamente simili a dei cartelli pubblicitari: dei suggerimenti, spesso fasulli, da sbirciare ma non necessariamente da prendere in considerazione.
Ed è così che sul tragitto che percorro in auto per andare al lavoro, già disseminato di lavori in corso, è comparso giovedì un segnale che indica una deviazione "strada chiusa a 1000 m per cantiere". Non l'ho visto subito, effettivamente, era sul ciglio della strada, ma una volta letto non ho potuto far altro che dargli retta. Nel frattempo, decine di automobilisti proseguivano per il percorso abituale, trovandosi poi costretti a fare inversione e tornare al punto della bizzarra (per loro) indicazione. Saggiamente, il competente Comune ha fatto in modo di rendere più visibile il tutto, così venerdì mattina l'indicazione di deviazione campeggiava su una transenna in mezzo alla strada. A prova di idiota, direi.
Ma a quanto pare l'idiozia dell'automobilista medio non va mai sottovalutata. Stamattina c'era, in prossimità dell'interruzione, un vigile urbano di fianco al cartello per fermare gli irriducibili. Ditemi voi se ha senso dover tenere una persona a spese della collettività per spiegare a qualche testa di cazzo come si leggono i segnali, e cosa significano. A questo punto non resta che erigere un muro. Un muro per segnalare che in quella direzione non si può proseguire. Poi dicono che sono misantropo.

Vite parallele

Questa sera, nel pieno di un trip telefilmico anni '80, mi chiedevo come sarebbe stata la vita di Magnum P.I. se anziché "Magnum Private Investigator" la sua qualifica fosse stata "Magnum Perito Industriale". Di sicuro non si sarebbe potuto permettere la Ferrari ma avrebbe dovute far le rate per la Fiesta.

Diff'rent Strokes

Il nuovo album di Peter, Bjorn and John suona più "strokes" dell'ultimo disco degli Strokes.
Dopo un paio di ascolti è più che gradevole, pur non c'entrando un cazzo con i precedenti.

venerdì 15 aprile 2011

You're the boy with the filthy laugh

Non ricordavo l'anno di stare alla transenna. E se ci fosse una classifica degli artisti per cui la pena arrivare con largo anticipo ai cancelli, Stuart Murdoch sarebbe certamente nella top 3. Non sta mai fermo, sorride, interagisce col pubblico, lascia spazio agli altri per poi riprendersi i riflettori, si fa mettere il mascara da una ragazza a non più di 40 cm da me, tanto da riuscire a vedere le sbavature.
Una scaletta discreta, per certi versi meglio di quanto si potesse immaginare, avendo attinto dall'ultimo -fiacco- album solo tre brani, ma allo stesso tempo non paragonabile alla setlist quasi perfetta di Arezzo, vista dal punto di vista di chi considera "If you're feeling sinister" un disco inarrivabile. La chicca di "My wandering days are over", reperto archeologico estratto da Tigermilk, compensa un pochettino, ma poi ripenso alla tromba di "Dog on wheels" e mi viene la nostalgia.
Colori evidentemente più definiti, complice anche la location, un concerto meno emozionale ma più divertente, e addirittura (mi azzardo a dire che è la prima e l'ultima volta che accade) foto decenti. Da non credere.

photo You're constantly updating your hit parade of your ten biggest wanks.

mercoledì 13 aprile 2011

Clouds

Ci sono sempre dei momenti pastello dietro l'angolo, quando ne senti assolutamente bisogno.
Non vedo l'ora di risentire questa tromba (2:30).

martedì 12 aprile 2011

Bevi irresponsabilmente

Gli organizzatori del festival estivo più grosso e male assortito d'Italia avevano fin qui dimostrato, nel corso degli anni, di essere in grado di raggruppare per genere e affinità gli artisti che si sono via via esibiti a Imola prima e a Mestre poi, con qualche piccola eccezione (non ricordiamo cosa successe nell'edizione del '98 che mi viene una gastrite).
Quest'anno però l'hanno fatta grossa, la line-up è incasinata come un pastone per i maiali. Non la voglio linkare, ve la cercate a vostro rischio e pericolo, non ne parlerei nemmeno, non fosse per una domanda che mi attanaglia da quando hanno comunicato gli headliner.
Chi farà da spalla il secondo giorno ai Negramaro? Ecco pronta la risposta: Fabri Fibra (e ci sta), Verdena (e qui avrei qualcosa da ridire, ma cifre alla mano posso farmela andar bene), Elbow e... Interpol.
Gli Interpol che aprono i Negramaro. Sto leggendo il vostro labiale. "Mavaffanculo". No, tutto vero, dopo la line-up bufala dell'altra settimana, questi nomi sono ufficiali.
Adesso ditelo ai vostri amici americani, francesi, inglesi, tedeschi, belgi, cingalesi. Avranno un altro buon motivo per prendere per il culo l'Italia, oltre a Berlusconi.

La politica è una cosa seria

Vertice politico nei giorni scorsi tra Scilipoti e Pippo Franco.
Purtroppo assente Alvaro Vitali, impegnato nel ruolo di controfigura di Jean Todt al Gran Premio di Malesia.

giovedì 7 aprile 2011

Opulenza

Per qualche ora ho in mano una Ford Kuga, ho Sky in camera e la tv nel bagno (la cosa più pacchiana che io abbia mai visto).
Ma domani sera torno plebeo, per fortuna.