sabato 31 agosto 2013

Mission/Vision

Volevo costruire un post intorno alle seguenti righe:

I'm a mean motherfucker now, but I once was cool
I'm a bad motherfucker now, but I once was cool

La verità è che, a differenza di un tempo, sono a corto di argomenti. Eppure la gente mi sta sui coglioni tanto quanto prima. E la mia goffaggine continua a produrre conseguenze disdicevoli, come sempre. Sarà forse che diventando vecchio sto perdendo il gusto di riderci sopra? O che il mio pensiero polemico estemporaneo si riesce ormai a circoscrivere nei 140 caratteri di Twitter e non richiede ulteriore approfondimento? O che il pubblico si è ridotto a tipo tre lettori che lurkano e si confondo tra gli spambot che hanno ormai il pieno controllo dei miei referral?

Ci vorrebbe un'ispirazione alla Michael Scott per guadagnare popolarità senza assolutamente apparire ridicoli. Sono ancora indeciso se regalare gelati non richiesti o raccontare storielle tremendamente quanto involontariamente razziste.

martedì 27 agosto 2013

On peut prendre la fuite

Le lumache fuori dalla porta mi avvisano che l'estate, quella vera, è agli sgoccioli, anzi ai goccioloni se butto un occhio fuori dalla finestra. E me ne compiaccio.

Agosto è un mese difficile, quando sei dalle parti di casa tua e non sei un fanatico delle fiere umane agostane sui lungolago o alle sagre di paese o nei campi da beach volley. Ché a pallavolo sei sempre stato una sega, e non è uno sport che si presta alla goliardia di quattro risate sul playground.
Sembra che tutti se ne vadano, i fornai in primis, avere del pane fresco in queste settimane si è rivelata un'impresa non di poco conto. Eppure si, i vacanzieri ci sono, ma in numero inferiore a quello della gente che sembra sparire dalle città. Quelli che restano sono in tanti, ma tendono probabilmente a nascondersi. O a mettersi in coda sulla Gardesana occidentale.
Per inciso, ho valicato e sto valicando diverse volte il limite della cerchia urbana, con discreta soddisfazione, ma quando rientri a casa per qualche giorno ti sale lo sgomento. Chiudono i locali per ferie, perché manca la gente, e la gente non va nei pochi locali che restano aperti, e che quindi si sentono motivati a chiudere a loro volta. Forse perché provano ad imitare i fornai.

C'è una terza ragione per la quale la fine di agosto mi rallegra alquanto: la sparizione definitiva dei piedi in riva al mare da Facebook, Instagram e Twitter. Ma soprattutto FB, dove ho una cerchia poco selezionata che mi affligge con il fetiesibizionismo. Voi e il vostro mare, quello del Salento in particolar modo che quest'anno ha veramente sfracellato le gonadi. Anch'io sono stato al mare, sapete? Ma ho preferito ammazzarmi di spritz e cibo e leggere come non facevo da mesi e perdere tempo in maniera costruttiva, anziché esporre lo smartphone ai rischi del contatto con la sabbia. La batteria dura anche di più, se vogliamo dirla tutta.

Questo è il clima che sto aspettando. E non è per niente triste, come potrebbe sembrare ad uno sguardo distratto.

sabato 24 agosto 2013

Il "nuovo", il Vecchio e il Male

Valicando i confini del Klondike scozzese, mi sono trovato ad assorbire una botta di streaming non indifferenti negli ultimi giorni. Il feedback sarà perciò abbastanza confuso, metto un disclaimer in cima.

Da alcuni anni mi ronza nelle orecchio una band di Nuova Iorc, The So So Glos, che dopo alcuni EP solamente quest'anno hanno pubblicato il loro primo album, "Blowout". Su Stereogum ci sono i video di due singoli da esso estrapolati, "Dizzy" -che suona abbastanza distante dalle prime strimpellate- e "Lost Weekend" -molto più vicino a quel postpunkrevivalgarage che li contraddistingue-.

Un "pochettino" più noti, ma non meno controversi, gli Arctic Monkeys. Io non so più che dire, mi piacciono ma mi indispongono, sono belli i primi album ma la produzione di Josh Homme è notevole, si sono sputtanati ma sono ugualmente ammiccanti. Sta per arrivare "AM", ma non risolverà niente. E nemmeno il video di "Why'd you only call me when you're high?" aiuta.

Più accattivante il secondo pezzo in anteprima da "Glow & Behold", secondo disco degli Yuck di cui è stata resa nota la tracklist. "Middle Sea", rintracciata su Consequence of Sound, tende più all'indie-rock primordiale anziché allo shoegazing del brano precedente, ma gonfia le aspettative di un altro po'.

Spiazzante la triplice preview dei Babyshambles, sempre su Consequence of Sound. Oltre a "Nothing comes to nothing" si trovano anche "Farmer's daughter" e la mia preferita "Picture me in a hospital", e più ascolto più mi aggrada, e sono decisamente sgomento di fronte a ciò. Non avrei scommesso un solo euro sull'ascoltabilità di materiale nuovo che venisse da Peter Griffin Doherty, e invece sono combattuto.

Capitolo "band dal nome figo". Someone Still Loves You Boris Yeltsin, in uscita anche loro con un nuovo disco, e questa "Young Presidents", che ha il ritmo indie-rock e le sonorità dreampop. E ci sta pure bene, il primo ascolto non dice granché, il secondo inizia ad entrarti nelle orecchie, il terzo ancora non lo so.

Non faranno la storia della musica, i Cults, ma "I can hardly make you mine" è un brano che pur suonando un po' datato -ah! quando gli MGMT erano gli MGMT!"- non dispiace. Anche se averlo messo per ultimo nell'elenco significherà pur qualcosa.

martedì 20 agosto 2013

Sound of Scotland [updated]

Un migliaio di feed da cui trarre una manciata di streaming interessanti.
La prima parte della lista di link, come da titolo, riguarda il paese a più alta concentrazione di gruppi fighi ovvero la Scozia.

Un gruppo che non ho mai approfondito, vista una conoscenza superficiale che me li faceva considerare un po' lagnosi, ma che merita attenzione data la caratura del nome e un percorso un po' travagliato tipico dei gruppi scozzesi sono i Travis. Il disco del loro ritorno dopo cinque anni, "Where you stand", si può ascoltare per intero su Rolling Stone. Ed è risultato più coinvolgente di quanto fossero i loro precedenti, alle mie orecchie.

Ben più vicini ai miei canoni, anche se come tutte le band della loro generazione hanno seguito un percorso più o meno in calando, sono i Franz Ferdinand. Il loro nuovo album, "Right thoughts, Right words, Right action" è in uscita a fine mese ma è da oggi fruibile su NPR, intercettato via Stereogum. Non l'ho ancora sentito, non me la sono sentita di farlo con distrazione, appena ne so qualcosa di più butto giù le mie impressioni.

Ho beccato spesso in radio recentemente i Camera Obscura, che stanno nella scia dei Belle and Sebastian e in particolare ricordano da vicino il side-project di Murdoch e alcuni amici chiamato God Help The Girl. È uscito a giugno il disco "Desire lines", da cui è tratto il secondo singolo "Break it to you gently" che gli amanti dell'indie-pop di stampo twee troveranno adorabile e tutti gli altri giudicheranno stucchevole.

Aggiornamento: citati poco più sopra, si sono probabilmente sentiti chiamati in causa ed hanno deciso di provvedere mettendo in streaming sul Guardian la raccolta di rarities&b-sides "The Third Eye Centre" in uscita imminente. Parlo chiaramente dei Belle and Sebastian. E altrettanto chiaramente ho già preordinato da settimane il disco. Che verrà subito saggiato in via digitale.

lunedì 12 agosto 2013

Low Voltage

Il box a fianco ha due dita di muffa. I link sono ormai morti. È meglio dare una ripulita e una veloce risistemata.

Ty Segall è uno che in genere fa parecchio casino. Garage rock, suoni poco puliti, graffi a ripetizione. Il 20 agosto esce "Sleeper", e l'anteprima in streaming completo offerta da NPR (via Stereogum) solleva subito una domanda: gli hanno staccato la corrente? non ha forse pagato la bolletta? Sound acustico comunque gradevole, 35 minuti di disco non richiedono un grosso sforzo.

Gli Yuck sono una band che esisteva a mia insaputa, era solo un nome già sentito. Pochi mesi fa collegai il loro nome ad un brano conosciuto, "The Wall", e il cerchio venne chiuso. Hanno pubblicato un solo disco nel 2011, il cantante se n'è andato e hanno annunciato l'uscita del secondo album a breve. È uscito un singolo in anteprima, "Rebirth", che attacca come un pezzo dei My Bloody Valentine e poi prende una deriva tutta sua. Non male. Anche se alla domanda qui dietro su che fine abbia fatto lo shoegazing nemmeno loro sanno rispondere.

Un gruppo che faccio finta di conoscere ma in realtà ne so poco e un cazzo sono i Goldfrapp. Però so che a settembre esce il nuovo album "Tales of us" e sul loro canale YouTube hanno caricato il video di "Drew".

Ne so qualcosa di più dei Pixies. Tipo che a novembre sono a Milano. E che senza Kim Deal io non lo so come sarà. Però hanno messo anche loro in giro questo nuovo brano random, "Bagboy", del quale peraltro esistono due diversi video.

Stanno tornando i Babyshambles. È un bene o un male? Non lo so, non lo saprò mai, ma se qualcuno è in grado di giudicare può iniziare a farlo con questa "Nothing comes to nothing".

sabato 10 agosto 2013

Panel Board

Erano dieci mesi che volevo farlo. In realtà pensavo ad un unico pannello, ma le dimensioni che ho trovato erano queste, e il risultato è ugualmente soddisfacente.

Quelle che seguono sono due composizioni gemelle, celebrative della mia carriera passata/presente -con spazio riservato al futuro- da groupie, e le mostro con un certo autocompiacimento. Mi sono accorto che ci sono dei mancanti, appena li rintraccio nei cassetti li piazzo al loro posto.

(cliccare per visualizzare l'immagine ingrandita e capirci qualcosa di più)




martedì 6 agosto 2013

Legge della conservazione della massa

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma (o si nasconde)

Uno dei miei passatempi preferiti è raccontare storielle che mi ricoprono di ridicolo, per farmi apparire più simpatico e meno musone di quello che gli altri possano pensare (a ragione).
Episodio molto gettonato è quello vecchio di un anno del lucchetto della bici (del quale scrissi approfonditamente qui e qui). Riassumendo in breve, al rientro dalle brevi ferie estive mi accorsi di non trovare più la chiave per slegare la bicicletta che giaceva beatamente nel mio garage. Ogni tentativo fu inutile, al punto da ricorrere alla soluzione drastica ovvero tranciare il cavo.

Mi trovo a Valencia, giusto un mese fa. Siamo fuori a cena, di fronte ad alcuni secchielli di birra e piatti di tapas improbabili, quando ad un certo punto avverto un certo fastidio nella tasca posteriore dei bermuda. Tasto da fuori e riconosco una forma circolare. Il Gastone che c'è in me subito pensa "Saranno i soliti due euro che dissemini nei pantaloni e ritrovi dopo settimane/mesi" sebbene di solito accada con le banconote da cinque. Infilo la mano per scrupolo, già sapendo cosa avrei trovato.
E invece. A grande sorpresa. Esce questa.


Già. Proprio quella. Maledetta. Ben nascosta, resistente alla lavatrice, consapevole che quei bermuda non vanno stirati. Pensava di averla fatta franca. Si è guadagnata un posto nel mio personale reliquiario.