venerdì 30 settembre 2011

Desinenze

Aggiungere alla lista delle cose che mi mettono decisamente di cattivo umore: canzoni originariamente scritte per un uomo che parla di una donna, reinterpretate da una donna che parla di un uomo (e viceversa).

Sleep the clock around

Non mi sono voluto piegare al Sistema. E alla fine il Sistema si è allineato a me (e al meridiano di Greenwich, che è un po' più autorevole).
Stamani l'orologio della timbratrice è tornato a coincidere col mio.
Sono uscito di casa con notevole anticipo sulla deadline. Mi sono visto scendere davanti agli occhi lo stesso passaggio a livello per tre volte. Ho trovato coda in tangenziale sud. E poi rallentamenti in tangenziale nord.
Sono entrato a 8:31. Murphy non avrebbe saputo fare di meglio.

lunedì 26 settembre 2011

"Pronto Sip?" "Nop"

Io capisco che l'obiettivo della pubblicità è rincoglionirci per renderci vulnerabili, e quelli di Publitalia 80 l'hanno capito prima di tutti.
Però, carissimi signori della Nastro Azzurro e della Citroën, io non ci capisco più un cazzo.
Schermata blu.

Ora et labora

Non prendetelo come un principio di autismo, e nemmeno come un eccesso di pignoleria. Io tutte le mattine mi sveglio, mi faccio la doccia e mi vesto sul filo del minuto, per non beccarmi un ritardo (l'ennesimo) in ufficio.
Già è stressante di per sé, tutto viene poi reso complicato e ansiogeno da una serie di orologi sfalsati che mi disorientano.
Partiamo da un presupposto: il mio cellulare è sempre impostato sull'ora esatta, si aggiorna automaticamente con non so che cazzo. La radiosveglia è regolata con l'ora del cellulare (per comodità), l'orologio pure. L'auto è due minuti in ritardo, ma sticazzi, quello manco lo guardo.
Complicanza: l'orologio dell'affare con cui timbro il badge all'entrata in ufficio è almeno tre minuti avanti sull'orario ufficiale GMT+1. Non tutte le mattine ho la lucidità di ricordarmene, capita di salire sparato l'ingresso soddisfatto per l'ennesima prova di tempismo e scoprire con rammarico che sono le 8.33, e sono stato nuovamente fottuto.
Ansia: cosa c'è di più preciso del campanile parrocchiale, che scandisce da secoli il tempo per tutta la comunità credente e non? Risposta: tutto. Il campanile è avanti di qualche minuto, io so che se alle 8 spaccate non sto salendo in auto mi becco il ritardo (in virtù dell'ora inesatta di cui sopra), per cui sentire gli otto rintocchi quando ancora ho lo spazzolino in bocca mi getta nel più completo sconforto. Salvo poi uscire dal cancello e rendersi conto che effettivamente sono le 8 in quell'istante, e c'è ancora qualche speranza.
(il primo che chiede "e svegliarsi cinque minuti prima no?" viene bannato dal blog, non so come ma viene bannato)

martedì 20 settembre 2011

Elope with me

Con riferimento a questo post, se avessi lo scrobbler sull'autoradio si verificherebbe un'improvvisa esplosione di "Piazza, New York catcher" nella classifica dei miei ascolti.


domenica 18 settembre 2011

Italiani brava gente

Parole a sproposito riguardo la gnocca. Da morti di figa, proprio. Dalle intercettazioni telefoniche ai discorsi da macchinetta del caffè il passo è breve.
Sto facendo da una settimana la scorta ad un team di sei tecnici stranieri; uno dei tecnici è donna, giovane, né bella né brutta, anche se il fatto che abbia un caschetto biondo di capelli per molti è più che sufficiente. Ecco, io ne ho un po' pieni i coglioni che quando mi si incrocia nei corridoi mi si chieda "Come va con la biondina?".
Ah, per inciso, quando si crea il capannello mentre siamo in pausa caffè, guardare ripetutamente in questa direzione facendo battute a voce alta potrebbe risultare imbarazzante. Vero che non sono italiani e non capiscono l'italiano, ma tra "americano" e "American" la differenza è minima, e potrebbero non gradire il sentirsi oggetto di scherno dei metalmeccanici italiani.
Sembra di stare in un film con Alvaro Vitali.

martedì 13 settembre 2011

Se oggi tutto fila liscio e senza intoppi, in quello che sembrava un terreno insidioso, sappi che domani ti troverai davanti a:
1) le sfighe di domani, che puoi star sicuro non svaniscono
2) le sfighe di oggi, in ritardo per colpa del fuso orario o qualche altra formalità
3) gli interessi delle sfighe di oggi

domenica 11 settembre 2011

Puzzi di cicoria

Dato che questo è un blog di denuncia*, mi sento in dovere di esprimere il mio disagio nei confronti di quei simpatici ragazzi di Sky (anche se non sono loro abbonato, provo simpatia nei loro confronti, eccetto Caressa che mi fa venire l'ansia, e che è pure marito di Benedetta Parodi e non aggiungo altro).
Lo spot avente come tema musicale una versione boh di una canzone discutibile ("Gloria" di quell'altro simpatico ubriacone di Umberto Tozzi), oltre ad ossessionarci in tv, sta diventando infezione virale anche per chi naviga in internet, sbucando all'improvviso ed esplodendo a tutto schermo mentre uno cerca di farsi i cazzi suoi, possibilmente in silenzio. Il mio disagio nasce come lettore de Il Post, ma altre pagine sono infestate da questa grandissima rottura di cazzo.
Ragazzi, basta.

*definizione di questo blog che non condivido ma che mi è stata simpaticamente affibbiata e che a questo punto è divertente portare avanti

venerdì 9 settembre 2011

Password is a eight letter word

Sistematicamente mi viene richiesto di cambiare la password di sistema del pc aziendale, ogni tre mesi mi pare. Uso la stessa password per i tre accessi che mi sono necessari, uno dei quali richiede un minimo di otto caratteri e un altro un massimo di otto caratteri, dunque sono costretto a scegliere password di otto caratteri.
I miei colleghi usano in genere il loro nome, o cognome, seguito da una cifra, che cambia progressivamente. I più fantasiosi usano il nome di un figlio, sempre con la cifra a margine necessaria per il rinnovo. Potrei entrare nei pc di mezza azienda, se volessi.
Stamattina è sopraggiunto anche per me il momento della scelta, che nel mio caso riflette le fisse del periodo. Ho scelto il titolo di una canzone dei Pearl Jam. Ho estratto il biglietto anti-Alzheimer su cui riporto la password corrente, ho scorso l'elenco delle dieci-quindici voci segnate (che a breve pubblicherò qui, sono fonte di spunti interessanti) e mi accorgo che delle ultime sei parole, tre corrispondono a titoli dei Pearl Jam. Non li facevo così pressanti. E per fortuna che hanno scritto un sacco di canzoni con titolo a otto caratteri. Come pure il loro nome, ma tu pensa.

E tutto quanto

Oggi l'attività manuale è entrata a far parte (per sbaglio) del mio lavoro, e mi sono trovato a preparare il materiale necessario per quarantadue kit di montaggio. 42. Rido pensando alla valenza di quel numero.
E quindi conta le viti necessarie. 42. Rido.
E metti i sensori in una cassa. 42. Sghignazzo.
Separa i coperchietti. 42. Mi mordo le labbra.
E via dicendo per tutte le voci dell'elenco.
Douglas Adams mi ha segnato l'esistenza.

giovedì 8 settembre 2011

L'erba cattiva non muore mai

Tre giorni fa ci ha lasciato Martinazzoli. Mentre Cirino Pomicino era stasera a TG3 Linea Notte.
E a proposito di salme, quella di Mike Bongiorno è ancora a spasso, se ve ne foste dimenticati.
Non si esce vivi dagli anni '80.

martedì 6 settembre 2011

Wanna go for a ride?

Quella che ce la sa sempre più lunga degli altri mi ha oggi gentilmente spacciato questo link.
Robe che cambiano la giornata, il mese, a volte la vita.
Si, cristiddio, a novembre ci sono gli Smashing Pumpkins a Milano.
Guardatevi intorno e provate ad immaginare cosa significhi per me.

venerdì 2 settembre 2011

USSR is a four letter word

Ci sono tre importanti elementi culturali che hanno profetizzato e accompagnato il crollo del Muro di Berlino, la caduta dei regimi comunisti in Europa e il cambiamento degli scenari politici che ne è conseguito:
- la retorica di Rocky IV
- lo spaesamento di Nanni Moretti in Palombella Rossa
- lo scioglimento dei CCCP-Fedeli alla linea e la conseguente nascita del Consorzio Suonatori Indipendenti
Alla sequenza di emozioni che iniziano con l'allenamento nella tundra e terminano con l'applauso di un Gorbaciov farlocco potrei dedicare un altro post, se me ne venisse la voglia.
La surrealità di Palombella Rossa (uscito due mesi prima del 9 novembre 1989) sta tutta nella scena in cui Moretti canta "E ti vengo a cercare" di Battiato prima di tirare un rigore. Canzone che personalmente ho ascoltato molto più spesso nella cover che ne hanno fatto, guarda caso, i C.S.I.
Tutto questo giro per arrivare a due notizie, riguardanti ex-membri del gruppo filo-sovietico prima e del loro spinoff post-sovietico in seguito.
La prima, sorprendente ma anche no, è che Giovanni Lindo Ferretti sarà collaboratore domenicale per Avvenire. "Fucina di potere temporale - Un unico abominio clericale" cantava una volta. Ma anche Ferrara era comunista, sempre una volta.
La seconda riguarda Giorgio Canali. Che è sempre comunista, rivoluzionario e incazzato, e continua a prendere i microfoni a testate. È uscito il nuovo album, Rojo, anche se il mulo non se n'è per il momento accorto. Ma potete ascoltarlo comunque sottoforma di anteprima postuma, pubblicata su Rockit giusto un mese fa.

God is on the radio

Da quando posso ascoltare i cd anche in auto, mi rode un casino non poter fare con l'autoradio lo scrobbling sul mio last.fm.

Violence broke the silence

È rientrato dopo un mese di ferie lo Zufolatore Compulsivo.
Stamattina fischietta "Alleluja allelu-alleluja".
#allelujauncazzo

giovedì 1 settembre 2011

Hold the line

Mi sono detto che era il momento di andare oltre. Appuntarsi promemoria usando le bozze degli sms sul cellulare, basta. Così ho trovato questa fantastica applicazione che consente di gestire contemporaneamente da qualunque pc, notebook o dispositivo mobile che si stia usando le tue note scritte al volo, organizzate in taccuini e alle quali si possono allegare immagini e file di diversa natura.
La sto provando da poco più di un giorno. Ma già mi chiedo a cosa cazzo serva prendere un appunto se poi, una volta risolto/chiuso/superato non gli si possa tirare sopra una bella riga con la matita (dell'Ikea).
Soddisfazioni impagabili da Moleskine, già.