mercoledì 29 febbraio 2012

Social Democracy

Dato che:

- Facebook mi annoia
- Google+ è mezzo moribondo
- Twitter ha perso di appeal da quando è diventato un mezzo di comunicazione monodirezionale
- Flickr non fa per me, e per quelli che come me dimenticano sempre un pezzo di dito davanti all'obiettivo
- Splinder è morto
- Blogger non offre la benché minima interazione
- Wordpress offre un'interazione minima, ma comunque la ricerca di contenuti è ostica

qualcuno mi può spiegare cosa diavolo è Pinterest, suggerendomi se vale la pena darci un'occhiata? Perché io ho cercato per almeno tre minuti di capirne qualcosa su Google ma ora ne so meno di prima.

The KKK took my baby away

Io all'ultimo gradino della scala sociale ci metto gli integralisti. Di qualsiasi tipo, fazione, sesso e colore dei capelli. Il fatto che esterni questo pensiero mentre su Rete4 va in onda la seconda puntata della trasmissione del novello Sant'Agostino Paolo Brosio è puramente casuale. O forse no.
Ieri gli Afterhours hanno anticipato il nome del loro album prossimo venturo. Si chiamerà "Padania".
Perché questo titolo? E chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo.
È un brutto titolo? Si, secondo la mia modesta opinione è un titolo brutto, a bruciapelo.
C'è qualcosa dietro, una deriva nordista degli Afterhours? Non è dato saperlo, ma conoscendoli non credo proprio.
È giusto che un titolo che per il momento possiamo unicamente ritenere "brutto" scateni gli insulti delle fronde più fanatiche di ascoltatori? Mi sembra una scemenza. E sì che qualcuno sta già ventilando il proposito di boicottare il gruppo. Siete più scemi voi di quelli che la Padania la portano verde nel taschino o annodata al collo.

Una top 3 al volo, a cui pensavo in questi giorni. Il garage rock venato di blues, alla "post-White Stripes" per intenderci, è un genere che sta prendendo piuttosto piede. Merito anche alla popolarità raggiunta di recente dai Black Keys. Secondo me, alla luce anche del nuovo disco, i Band of Skulls sono pure più fighi. E irraggiungibili in vetta ci sono i Dead Weather, miglior garage rock band contemporanea.

Cronaca Vera

Domani aprite il giornale, e cercate tra le storie di degrado urbano nel profondo Nord:
Omicidio sul lavoro
Uccide una collega a colpi di cordless
Questo mese non mi hanno liquidato nemmeno una delle numerose ore di straordinario. E io mi sento come Michael Douglas.

martedì 28 febbraio 2012

Papersera do it better

Ci ho meditato per qualche giorno, e ho preso la decisione definitiva: io il sito del Corriere non lo guardo più. Il potenziamento della redazione web de La Stampa, che promette un aggiornamento più continuo e un aumento di quantità dei contenuti (la qualità non si discute), mi ha fatto vacillare, le notizie ridicole pubblicate la scorsa settimana hanno dato la spinta finale.
Nel caso della barista qui del circondario, una non-notizia dato che di locali simili ce ne sono a centinaia, senza tirare nemmeno in causa i night club, è nata da uno scoop clamoroso del quotidiano di via Solferino. Che poi ha raccolto le confessioni della cosiddetta "moldava", delle quali non dovrebbe fregarne un cazzo a nessuno. Senza contare i mitici boxini morbosi totalmente privi di ogni significato o libidine.
Ho di che consolarmi con i miei quotidiani on-line di riferimento, che giusto oggi pubblicano notizie tipo questa o questa (sempre via Post), portatrici di incommensurabile gioia.

lunedì 27 febbraio 2012

Gnu Metal

Con cosa far sbadigliare la gente stasera. Ci sono... Le grandi novità musicali di oggi!
Giornata ricca di sorprese. Tipo un brano in anteprima dal nuovo album di Regina Spektor, di cui in realtà non mi interessa poi così tanto.
Più sostanzioso, dopo il singolo pubblicizzato settimane fa, il disco dei Magnetic Fields per intero. Ho dato un ascolto per intero, decisamente Magnetic Fields, ecco.
Un assaggino anche da parte di un gruppo marginale, che forse ho nominato qualche volta in passato. Sta per uscire "Late Night Tales 2" a cura dei Belle and Sebastian, e il Guardian ci fa pregustare un loro brano. Almeno questo mi fa contento, stasera.

sabato 25 febbraio 2012

Watchdog

Ho sempre preso poco sul serio la legge Carfagna, più per il nome che porta che per il contenuto.
Ora sto pensando di fare ad essa ricorso, anche se non ci sono ancora gli estremi.
Per la cronaca, ho unfollowato chiunque, su Blogger e su Wordpress. Non significa che non vi segua più, è che mi sento osservato.

Aggiunta postuma: mi sono poi ricordato che, come sempre, c'aveva ragione Polly.

venerdì 24 febbraio 2012

Vuoto pneumatico

Ma per curiosità, la colonnina di mercurio e la morsa del gelo che fine hanno fatto?
Perché un'ora fa il termometro segnava quindici gradi, e io ho paura che mi si sputtanino le gomme invernali. Non per niente, ma le ho messe nuove un mese fa.

giovedì 23 febbraio 2012

G come Ganzo

Stamattina ho provato nel medesimo istante i sentimenti contrapposti di grande ammirazione per Google e di grande disistima per me stesso.
Qualche tempo fa ho scoperto che, utilizzando la webmail di Gmail, se nella composizione digiti la parola "allegato" e non aggiungi alcun allegato, premendo Invio compare un messaggio di warning, del tipo "Coglione, ti sei dimenticato un'altra volta il file, per fortuna che ci sono io a salvarti il culo". Ho ripensato a quante volte è successo a me, altrove, e sono rimasto piacevolmente stupito da quest'accortezza.
Outlook non è così intelligente. E io la maggior parte delle e-mail le spedisco con quel cesso di programma, per lavoro, non avendo alternativa. Ma veniamo a stamattina. Squilla il telefono. È il Direttore.
"Ho aperto la mail che ha mandato ieri pomeriggio. Sono contento di sapere che ha aggiornato il prospetto. Se anche me lo manda riesco a dargli un'occhiata.". E ho pensato a quanto sarebbe migliore il mondo se potessi usare la mia casella Gmail anche nella vita professionale.

Many shades of madness

È stata una serata piuttosto difficoltosa, quella di ieri.
L'hard disk del portatile inizia a dare qualche noia, e per la seconda volta in una settimana, mentre guardo una serie, a tre minuti dalla fine dell'episodio il disco inizia a gracchiare e la visione non riesce a concludersi. Ieri è capitato con l'ultima puntata di Californication, e chi mi conosce bene sa quanto io tenga alle vicende di Hank Moody. Per calmarmi decido di far partire la deframmentazione del disco e intanto ripartire da un'altra serie, questa volta sfruttando la combinazione pendrive-tv.
Le prime tre stagioni di Mad Men mi sono piaciute molto, l'ho sempre definito bello, ben fatto ma totalmente privo di ritmo. Ecco, la quarta ha colmato questa lacuna. Ne ho iniziato la visione otto giorni fa, e sono arrivato al decimo episodio. Cinquanta minuti ciascuno, e a me la sera sul divano viene un sonno bestiale generalmente.
Sono dunque nel pieno del vortice emozionale tra l'alcolismo di Don Draper e le sporgenze antigravitazionali di Joan Holloway, quando vedo scendere dal piano di sopra una figura in maglietta, boxer e ciabatte. È mio padre, che mi chiede se posso interrompere un attimo la visione per fargli controllare la registrazione di Paolo SantAgostino Brosio. Un coito interrotto praticamente, una pausa di cinque minuti mentre stoppa la registrazione, chiude e finalizza il dvd. Io avrei anche scritto il titolo col pennarello sul disco e stampato a colori la copertina, fossi stato in lui.
Che poi io al passato da tossicodipendente ci posso anche credere, ma come scopatore seriale proprio non ce lo vedo.

mercoledì 22 febbraio 2012

Una gita a...

Se non fossi un convinto sostenitore della libertà personale e di espressione, mi dirigerei verso il dvd recorder e pigierei qualche tasto a caso, per interrompere la registrazione di una trasmissione tv, programmata da qualche mio coinquilino (non faccio nomi, trattasi comunque di tutti i componenti del mio nucleo familiare, una maggioranza bulgara contro di me): "Viaggio a Medjugorje" con Paolo Brosio.
Io l'avrei intitolato "A volte la cocaina è il minore dei mali".

martedì 21 febbraio 2012

Gente che spara (cazzate)

Qualche illuso pensava forse che finita la settimana del festival, per un po' ci saremmo liberati della musica di merda.
Sbagliato (e sono solo le parole, non ho il coraggio necessario per ascoltare).

lunedì 20 febbraio 2012

Digital Divide/United We Stand

Aspettando che la banda larga compia anche stasera il proprio dovere, anziché mostrarsi recalcitrante, un paio di "spigolature" raccolte stamane.
Tanto tuonò che piovve. Dopo giorni trascorsi a tessere le lodi di Graham Coxon e a fantasticare su quanto sarebbe bello se i Blur tornassero a fare concerti anche dove i biglietti si pagano in euro, compare il video live di un nuovo inedito, il primo da quasi due anni a questa parte. Se siete oggi particolarmente sdolcinati, potrebbe pure piacervi.


Nuovo disco per i Band of Skulls. Qui la consueta anticipazione, come sempre non costa nulla e non è nemmeno necessario mascherare il proprio IP. Troppo facile il giochino "è simile a", trasudano Kills e Dead Weather da ogni poro. Qualcuno dice pure B.R.M.C., secondo me è un po' una stronzata. Ma comunque.

Dimenticavo una notizia ormai di qualche giorno fa: Loro sono ancora in giro, a marzo suonano negli Stati Uniti, ma se non hanno programmi per l'estate potremmo convincerli a fare un salto pure qui da noi. Ne sarei giusto un poco felice.

domenica 19 febbraio 2012

Non si inventa niente (cit.)

Anche i Kills della mia donna di riferimento decidono di omaggiare l'Anno del Dinosauro con una cover dei Velvet Underground, pubblicata come b-side del loro ultimo singolo.

Gli Arctic Monkeys ci hanno pensato lo scorso anno, a mettere assieme un album di cover spacciandole per brani inediti. "Suck it and see" è una scopiazzatura a più riprese, il già sentito è ovunque. La cosa interessante è che sono davvero bravi a scopiazzare, il disco è decisamente gradevole.
Poco fa, dall'altra stanza sentivo il finale di Free Willy, con il brano di Michael Jackson palesemente copiato da una canzone di Al Bano. Mi sono fatto delle grasse risate.

giovedì 16 febbraio 2012

Coxon and TV

Mentre nella stanza a fianco c'è Tremonti che è diventato improvvisamente socialdemocratico e antiliberista, qui c'è un altro simpaticone che pure ha subito una qualche trasformazione. Di primo acchito, non sembra niente male. Speriamo che l'occhialuto Graham abbia voglia di fare un giro in Italia, quest'estate.


Slip inside the eye of your mind

A me il tatuaggio di Belen ha già rotto la minchia.
Circola da mesi un video porno, sai quanto cazzo ce ne frega se indossa o meno gli slip sotto il vestito?

Nessuno che guarda Sanremo, ma tutti pronti a rincorrerne e rilanciarne le chiacchiere. Che penosa ipocrisia.

mercoledì 15 febbraio 2012

Il cor d'ansia mi stringi, torrentello!

Ho forzatamente dovuto abbandonare i miei soliti mezzi di approvvigionamento di episodi di serie tv. La season four di Mad Men risultava praticamente introvabile sui siti di filesharing, dopo l'ammazzamento di Megaupload e il suicidio di Fileserve, Filesonic e compagnia bella. Tra i siti di hosting ancora rimasti in vita, alcuni fanno veramente schifo al cazzo, e sui pochi affidabili non c'era traccia dell'amatissimo e premiatissimo serial di AMC.
Ho acceso, riluttante, il pc fisso, quello che uso per i lavori veramente sporchi. Ho digitato l'ormai dimenticata parolina "torrent" su Google e ho fatto partire BitTorrent. Ho provato un sussulto nel vedere la velocità di download raggiungere picchi superiori ai 500 kB/s.
Per gli amanti delle statistiche, il download dell'intera stagione (tradotto in cifre, 4,44 GB) è iniziato dopo colazione ed è terminato poco dopo pranzo.

The Voice

Avete mai notato che da quando è morto Oreste Lionello, Woody Allen non ha più recitato in nessuno dei suoi film? Secondo me l'ha fatto per non creare problemi ed imbarazzo al doppiaggio italiano. Anche perché rischierebbe di farsi doppiare da Pino Insegno, ora.

lunedì 13 febbraio 2012

Pour Homme

Questa mattina, in auto, guidando col ghiaccio su ogni vetro possibile ad un orario per me improbabile da tanto che era presto (7.30), sentivo questa:

In ufficio, prima di pranzo, mietevo richieste di approvvigionamento con questa in sottofondo:

Oggi pomeriggio tiravo le somme di alcune attività concluse e l'iPod dock emetteva questi versi:

Ho colpevolmente trascurato una puntata, ma poco fa ho rimediato:

Poi mi chiedo perché non riesco a prendere sonno stasera.

domenica 12 febbraio 2012

Niente di Personale

"Buongiorno"
"Buongiorno, ho un problema con le ore di dicembre"
"Cosa c'è che non va?"
"Non mi sono state pagate due settimane di straordinario"
"Si vede che non gliele hanno autorizzate"
"Ho verificato e sono state autorizzate tutte quante" (mi è stata data la transazione di sistema per validarmele da solo, ma questo non posso dirlo)
"E allora c'è qualcosa che non va"
"Sono d'accordo con lei"
"Faccio una verifica a sistema, lei si chiama?"
"M., il mio nome lo imparerà presto"
"A me non risultano ore da pagare"
"Certo, perché altrimenti non sarei qui"
"E adesso come facciamo?"
"Se vuole le faccio vedere che sono state autorizzate"
"Si ma poi io non so cosa fare"
"Non è la prima volta che mi succede, il suo collega me le doveva sistemare tutti i mesi"
"E allora aspettiamo che torni in ufficio, è uscito da qui un attimo fa" (il collega in questione è andato in pensione a dicembre, e torna di tanto in tanto per risolvere qualche grana)
[...]
"Cosa c'è che non va qui?"
"Non mi sono state liquidate due settimane di straordinario"
"E tu gliele hai inserite?"
"Io non so come si fa, e poi a sistema non mi risultano"
"E certo che a sistema non ti risultano, altrimenti le vedresti inserite"
"E adesso?"
"Adesso inserisci le ore che ti indica lui, poi fai una quadratura automatica del mese e se qualcosa non torna te lo dice il sistema"
"Eh ma non sono autorizzate queste ore"
"Se vuole le faccio vedere che sono autorizzate"
"No, no, non serve, non voglio sapere niente. Inseriamo 'ste ore"
[...]
"Allora tutto a posto?"
"Si, il sistema mi dice che è tutto ok. Però la prossima volta se le faccia autorizzare per tempo, queste benedette ore"
"Mi vengono autorizzate ogni lunedì, più in fretta di così non saprei che fare"
"Io non ci capisco più niente"

Passare una mezzoretta allo sportello dell'Ufficio Personale mi risolleva sempre il morale. Alla nuova addetta dello sportello, invece, immagino venga voglia di licenziarsi.

sabato 11 febbraio 2012

Epic problem

Oggi mi sta proprio sul cazzo la gente, ho problemi con l'intero genere umano, senza distinzioni. La sola colpa che riesco a imputare alla collettività è quella di esistere.

venerdì 10 febbraio 2012

Cold war

Che due palle, torna il maltempo.
Non che mi interessi troppo della neve e del freddo, sembrava quasi che i telegiornali iniziassero a calare il tiro che subito gli si da nuovamente corda. Fanculo.

mercoledì 8 febbraio 2012

Doesn't mean it's there

(continua da qui)
In cima ai miei ascolti Oxfordiani degli ultimi due-tre anni c'è senza dubbio "Hail to the Thief". È il loro album più rock del periodo post-rock, e dalla traccia 9 alla fine è semplicemente superlativo, un pezzo notevole dopo l'altro. E le artwork sono pure superbe, il packaging dei cd non è mai casuale, ma questo li supera tutti. There There sicuramente nella loro top 5, e comunque brano-ossessione degli ultimi mesi.
Quello che non mi spiego è come di Amnesiac io abbia un'alta considerazione. Non lo ascolto granché, raramente per intero, ed esce dai miei canoni di gradimento. Eppure è magnetico, qualche volta mi capita di sentire l'impulso di ascoltare quei due-tre pezzi cardine, Knives Out, Like Spinning Plates e soprattutto You and Whose Army?. Meglio del gemello, decisamente.
In Rainbows, come spiegavo nell'incipit, mi ci è voluto un po' per metabolizzarlo. Qualcosa del tipo diversi mesi ed un concerto di mezzo. Ma quando ti prende poi è un casino. Con Reckoner brano di punta, forse perché mi ricorda l'apertura di quel diciotto di giugno del duemilaotto, e chi c'era lo può confermare.
Ho scritto a sufficienza perché venga assolto lo scopo principale di questo post. L'anno prossimo poi parliamo di The King of Limbs.

lunedì 6 febbraio 2012

Just 'cause you feel it

Ho perso il conto di quante volte mi sia stata posta la fatidica domanda: qual è il tuo album preferito dei Radiohead?
Ci meditavo nuovamente in questi giorni di rotazione intensa dei loro dischi sulla mia autoradio, e sono giunto alla mia solita risposta idiota: tutti, non considerando l'ultimo (richiedono sempre tempi lunghi di metabolizzazione), tranne Pablo Honey e Kid A.
Qualcuno starà fremendo dalla voglia di conoscerne le motivazioni, ed io che sono cordiale mi prenderò una mezzoretta per illustrarvele.
OK Computer è la scintilla. Vennero alla ribalta con quell'album, ed io che ero un ragazzino dalle abitudini musicali ancora malsane ebbi il mio primo contatto con loro grazie al video di Karma Police. Non fu amore istantaneo, anzi, passarono un paio di anni buoni prima di registrare su MTV il pregiatissimo speciale "A night with Radiohead", con una Paola Maugeri che già all'epoca faceva sfoggio di un inglese incomprensibile ai più, in particolar modo agli anglofoni, ma la spinta partiva da quell'inseguimento visto in camera car.
OK Computer è il disco completo, il mio pezzo preferito sta lì, è talmente innovativo da essere per forza di cose mainstream. È il disco della pioggia, dei temporali annusati dal balcone, è un doppio LP, è tenere la testa sott'acqua.
The Bends è l'album per tutti, l'unica loro opera che possa essere definita rock senza distinguo. Per un paio di anni me la sono tirata mettendolo un gradino sopra OK Computer, che erano buoni tutti a dire il contrario, ed era una palese menzogna ma anche no. In esso ci sono i crampi allo stomaco di High & Dry, c'è la chitarra di Just e della title-track, che non si sarebbe più sentita nei successivi lavori, c'è il magone di Street Spirit e di Fake Plastic Trees. E c'è il primo nome di questo blog (in comproprietà con un altro paio di band, ma almeno per un terzo sta qui).
Kid A sta un gradino sotto. Il perché non lo so, Idioteque è un capolavoro, l'artwork di tutto il disco è uno spettacolo. Ricordo di averlo comprato per pochi soldi, forse 5 euro, nel cestone del supermercato. Il mio primo loro cd originale. Eppure, non riesco a capirlo del tutto.
(to be continued) (qui)

sabato 4 febbraio 2012

Dischi per fiaschi

Dovrei creare un appuntamento fisso, una rubrica settimanale o un boxino qui a lato, per evitare l'appestamento del blog con queste segnalazioni.
È uscito un altro disco in anteprima, quello degli AIR.
Ho trovato in circolazione pure il video del primo brano tratto da un'altra attesissima uscita di quest'anno, il nuovo album dei Magnetic Fields.
Peraltro, se siete lettori de Il Post le mie anticipazioni valgono una sega, che l'80% le prendo da lì e come le leggo io ve le leggete anche voi.

giovedì 2 febbraio 2012

Ice age coming

Ci risiamo con la fiera del luogo comune.
Perché prendere un argomento banale come il meteo, riempitivo storico dei momenti di comunicazione più vuoti, e anziché cercare di innovarlo aggiungere ulteriore banalità?
Fa freddo da tre giorni, e già a me la morsa del gelo e la colonnina di mercurio hanno rotto il cazzo. Sarà che quest'anno ho montato gli pneumatici invernali, e li ho montati proprio io con le mie manine mentre fuori si stava appena sopra lo zero, e non ho più nemmeno l'angoscia della neve e del ghiaccio sulle strade, ma sto vivendo serenamente questa famigerata perturbazione, non fosse per l'angoscia che mi viene instillata dalla ripetitività dei telegiornali. Non c'è Schettino né zio Michele che tenga, di fronte agli eventi climatici le tv diventano dei piccoli grandi ascensori in cui sentiamo l'esigenza di proferire banalità pur di non stare in silenzio.
E nessuno che parla del dramma delle labbra screpolate, e del ricordarsi puntualmente del Labello una volta varcata la soglia del cancello di casa.

mercoledì 1 febbraio 2012

Poi però basta parlare di morti

Con qualche ora di ritardo rispetto al previsto, Splinder ha chiuso i battenti. Ora la home page punta su una specie di motore di ricerca di blog, avrei preferito un errore 404 sinceramente.
La cosa interessante è che adesso il redirect funziona, contro ogni previsione, se c'è una cosa che agli amici di Dada non manca è l'imprevedibilità.
Francamente, mi sento sollevato, questi ultimi mesi di vita artificiale in stile Welby mi mettevano un po' di ansia.

Verranno al contrattacco

Questa mattina mi apprestavo ad attraversare la strada che passa di fronte all'ufficio quando ho notato un furgone di passaggio. Pubblicizzava il nome di una ditta, quanto mai azzeccato ed eloquente. Un monito, praticamente.