domenica 29 aprile 2012

I want to do whatever common people do

Io ho un problema.
Falso. Avessi un problema, sarei una persona quasi rispettabile.
Ricominciamo.
Io ho molti problemi. Uno dei quali riguarda il mio rapporto con Facebook. Uso questo strumento nel modo sbagliato, non sarò mai in grado di usarlo in maniera appropriata e non so dove andare a parare.
Pubblico un discreto numero di post, non sono uno di quei pubblicatori seriali che intasano le home page, ma un paio di novità al giorno le metto anche io. Principalmente sono link a notizie che leggo in giro, che trovo interessanti e curiose e mi sembra un bel gesto condividerle, penso che la società ne possa trarre beneficio.
Qui arriva il dramma. Mi rendo conto che alla gente non gliene frega un bel cazzo di quel che posto io e che mi sembra piacevole ai limiti talvolta dell'entusiasmante. E non faccio l'altezzoso, ché agli altri piacciono solo cazzate e io invece mastico cose intelligenti, troppo per la limitatezza di questo piccolo mondo. È proprio che abbiamo due visioni diverse di cosa si ritenga "interessante", io vs. utente medio di Facebook.
Conoscete un posto in cui le persone amino leggere amenità come la scelta del posto perfetto in aereo, la chiusura del Televideo della BBC o un editoriale autobiografico di Giuliano Ferrara che racconta la sua carriera televisiva? Giusto per citare qualcosa che ho condiviso di recente...

sabato 28 aprile 2012

E mo so ccazzi

Vedi un paio di post fa.
Nel corso di una rapina, è morto oggi a Roma Angelo Angelotti, esponente della Banda della Magliana, colui che tese la trappola che costò la vita a Renatino De Pedis ossia la versione in carne ed ossa del Dandi. Così tte 'mpari affa' l'infame.
Altro esilarante spinoff scoperto sempre oggi, "La Banca della Magliana", trasmesso a puntate su La7 nella trasmissione di Sabina Guzzanti. Era dai tempi de "Il Vecchio Conio" che non ridevo così.

venerdì 27 aprile 2012

Dischi per fiaschi

Acquistare dischi su Amazon: semplice, economico e rapido.
Stocazzo, almeno in parte.
Semplice lo è. Domenica in pochi minuti ho comprato quattro dischi, che a trovarli in negozio tutti mi toccava girare da qui al duemila e ventuno.
Economico lo è, pure. Ho speso relativamente poco, e se su Amazon ti trovi a dilapidare un patrimonio non è perché i dischi siano cari, ma perché sono tanti e le mani sono bucatissime. E le spese di spedizione te le omaggiano se spendi una cifra poco più che irrisoria.
Rapido insomma. Qui iniziano i problemi. L'LP di Blunderbuss è andato esaurito prima di uscire praticamente, doveva pervenire in settimana invece se tutto va bene mi giungerà entro venerdì prossimo. Shit happens. Il resto è arrivato praticamente in quattro giorni lavorativi, sarei ingeneroso a chiedere di meglio.
Una sola avvertenza: bisogna essere capaci a leggere. Altrimenti, dopo il primo pacco di ieri Psychocandy vinilico+cofanetto Afterhours (figo, direi figo), ci si ritrova per le mani il secondo box le cui dimensioni non corrispondono a quelle previste: in quella busta il dodici pollici di Barbed Wire Kisses non ci poteva stare, e difatti quello che ho acquistato io era -inconsapevolmente- un cd. Damn.

giovedì 26 aprile 2012

Q&A (b.p.t. a quore aperto)

Ho vinto un premio e il premio consiste nel rispondere ad alcune domande (versione breve per chi non ha tempo da perdere).
Sono piuttosto schivo quando non sono io ad autoincensarmi e tendo a nascondermi nelle siepi, ma il questionario a cui mi dovrei sottoporre potrebbe essere uno spunto per un post divertente, quindi ringrazio -arrossendo- NeuroticBlonde per il riconoscimento assegnatomi e cerco di tirar fuori il peggio di me.

1) Rivista di moda preferita
Il Foglio. È indiscutibilmente il quotidiano più fashion in circolazione, e mi sta montando una passione smodata per i pezzi di Annalena Benini, anche quando non scrive di Mad Men.
2) Cantante/Band preferita
Le statistiche globali dicono Belle and Sebastian. Le statistiche annuali dicono The Jesus and Mary Chain. Il portafoglio dice Radiohead. Ma dato che oggi mi è stato recapito il pizzettone di Psychocandy, e domani dovrebbe giungermi Barbed Wire Kisses, confermo i secondi, non fosse altro che per la devozione di questo template allo shoegaze.
3) Youtube guru
Luca Giurato. Io ci muoio, la fasta al luogo, il cane Mario e il padrone Lampino, a pra foco, Elettrosanto Pertini. Nessuno mi fa lacrimare così, a parte il ricordo di Gilles Villeneuve.
4) Prodotto make-up preferito
La pinzetta per rifilare la barba è considerata parte della categoria?
5) Dove ti piacerebbe vivere
Sono entrato in fissa totale con Roma, e non ho ancora visto il nuovo di Woody Allen. Che potrebbe farmela passare.
6) Film preferito
Dai, torniamo indietro di sette anni e diciamo Pulp Fiction, è l'unico che abbia davvero amato.
7) Quante scarpe possiedi
A occhio, quindici paia, infradito da doccia e scarpe da calcio seminuove comprese.
8) Colore preferito
L'arancione sta tornando in voga.

Sono finite le domande proprio ora che mi stavo divertendo da maledetto. Peccato, vorrei tanto avere una rubrica tutta mia su Radio Sportiva o Radio Maria, a piacimento.

Time machine

Poi mi si dice che divento ossessivo.
Se oggi fossi stato un attimo più agile e avessi scattato un paio di foto col cellulare, da sistemare in quattro e quattr'otto con Instagram dandogli un aspetto datato, potrei condividere quel che ho visto con i miei occhi, vale a dire una Lancia Fulvia azzurra parcheggiata davanti all'ufficio e una Citroen DS "Squalo" color oro che mi è spuntata davanti sulla via del ritorno. Dopo aver fatto notte fonda a guardare la serie "Romanzo Criminale", uno si fa condizionare da certi segnali.

martedì 24 aprile 2012

Smells like teen spirit

Anticipiamo i discorsi meteo-tappabuchi dei prossimi giorni, quando arriverà il caldo vero e quelli che nelle ultime due settimane hanno frignato per la pioggia incessante (peraltro, due ore di acqua quotidiane, senza saltare un giorno e senza sforare il tetto, a me sembrano un compromesso ragionevole) inizieranno a frantumare i maroni con il caldo.
Nessun fastidio per gli acquazzoni, ho pure i tergicristalli silenziosi, ma nemmeno i trenta gradi mi indispongono. Si chiama "susseguirsi delle stagioni", un concetto che in genere si assimila intorno ai 6-7 anni. Una sola ragione mi innervosisce, ed è una delle consuete paranoie antisociali: l'odore ristagnante di sudore negli uffici, a causa di madornali errori di vestizione mattutina. Alzarmi col sole già alto e la temperatura assestata mi facilita il compito, ma anche chi punta la sveglia alle sei e trenta potrebbe evitare il maglioncino, magari accompagnato da camicia (tenuta che non riesco a reggere manco in inverno), poiché è risaputo che alle dieci inizia a fermentare l'ascella, ed è un'escalation fino alle cinque del pomeriggio. I loculi monopersona si trasformano in camere a gas, negli open space diventa un terno al lotto, rimpiangendo così i tempi in cui si poteva fumare in ufficio (e io non sono mai stato uno di quelli), per non dire quell'estate che ho lavorato dal fornaio e la devastazione olfattiva aveva l'aroma di croissant.
L'Arbre Magique da ufficio. L'Ambi-Pur per la ventola del pc. Il giorno che li trovo al supermercato (il giorno che metto piede in un supermercato, magari) mi sveno e ne compro un bancale.

lunedì 23 aprile 2012

Inspire to stand out

Scopri che lavori per l'azienda "Top Employers" di quest'anno, e d'un tratto capisci quale ragione ti spinge a lavorare un numero di ore in doppia cifra conservando sempre e comunque il sorriso sulle labbra.
Sono quasi dispiaciuto per le feste comandate e i ponti in arrivo. Quasi, eh.

sabato 21 aprile 2012

Worker in a Coma

Nuovi indicatori che stai lavorando troppo (continua da qui, questo il tag dedicato alla rubrica):

- Dimenticare che il 17 aprile esce il nuovo album degli Afterhours e ricordarsene solo quattro giorni dopo. Ho appena recuperato su Amazon, e nell'attesa ho diritto a fare un giretto per i torrenti per avere l'antipasto.

venerdì 20 aprile 2012

Status que?

Tendenzialmente evito di parlare di politica, da mesi a questa parte. Non mi sono disamorato, ho ancora un punto di vista coriaceo e più forte dell'emotività del momento, continuo a credere che la risposta al rigetto popolare per la politica, sempre più invadente, debba provenire dalla politica stessa. E resto il solito dinosauro riformista-liberale, manco a dirlo. Il disagio per opinioni che sono costretto a leggere, sentire, subire mi impone però di puntualizzare un paio di cose.
I discorsi da bar mi fanno venire l'orticaria. Quando i discorsi da bar te li ritrovi alla macchinetta del caffè, al tavolo della mensa o (nemico pubblico numero uno del buonsenso) sulle bacheche di Facebook, ci sarebbe da fare tabula rasa in modo necessariamente violento, ma sono in fondo un inguaribile ottimista e mi auspico che l'intelligenza media un giorno interrompa il trend e torni a crescere. Dopo il macchiettistico Schettino, il mostro delle ultime settimane è il professor Monti, responsabile di gran parte delle sciagure italiane: la crisi economica, l'aumento delle tasse, i suicidi, lo slittamento delle pensioni, la disoccupazione giovanile, la scarsa credibilità internazionale, il calcioscommesse, l'evasione fiscale e via dicendo.
Non mi sento in grado di esprimere una posizione sul suo operato, sono passati cinque mesi dall'insediamento e gli elementi non sono al momento sufficienti. Posso dire la mia su quanto mi riguarda più da vicino: non ho avvertito un sensibile aumento del fisco per ora, la mia età pensionabile è una chimera ma lo è dalla prima metà degli anni 90, i miei conoscenti disoccupati non sono né più né meno quelli degli ultimi cinque anni, numericamente parlando. La politica italiana non ha saputo esprimere nulla di significativo, e in questo momento non saprebbe dare nulla al paese più dell'immobilismo. Che per molti è la massima aspirazione, "lasciamo stare le cose finché durano". Questo governo tecnico non è certamente il migliore dei governi possibili, ma è l'unico che è riuscito a fare QUALCOSA. Giusto o sbagliato, la risposta inizieremo ad averla intorno alla fine di questo 2012, ma in mancanza di altro dovremmo prendere atto del tentativo e guardarlo con occhio sì critico, ma spoglio di polemiche preconcette. Che siamo già tutti in mutande per l'IMU e ancora non sappiamo di preciso quanto si paga, diamine. E prima di usare espressioni del tipo "uccidiamo", "denunciamo", "picchiamo coi bastoni", "cacciamo", pensiamo a qualcuno che possa potenzialmente occupare la carica di Presidente del Consiglio, oggi, in questo contesto storico. Le pulsioni violente verrebbero smorzate, sono pronto a scommetterci.

mercoledì 18 aprile 2012

The Working Dead

Campanelli d'allarme da non sottovalutare, indicatori che forse stai lavorando troppo:

- Provare ad accedere al computer domestico con la password del pc dell'ufficio
- Passare tutta la notte inserendo dati in prospetto Excel, un sogno dopo l'altro, ed essere sempre e comunque in ritardo con le scadenze
- Trattenersi più a lungo sotto la doccia al mattino perché non si ha ancora finito di pianificare le attività del giorno
- Non accorgersi dei cambiamenti meteo nel corso di un pomeriggio, del passare delle ore, ignorare a che ora tramonta il sole la sera
- Sbagliare clamorosamente il conto delle ore giornaliere trascorse in azienda, togliendo un'ora dal totale, per poi accorgersene e pensare "Ecco perché sono un po' stanchino e ho gli occhi gonfi come un camaleonte"

(continua)

martedì 17 aprile 2012

Other lives

Esistono anche delle minoranze al mondo. Ed è giusto che ogni tanto qualcuno pensi a loro.
Non vi piace Jack White? Non siete talmente in astinenza da White Stripes che comprereste anche un audiolibro in cui Egli legge l'ultima opera di Paolo Brosio? Non desiderate ardentemente il vinile a TRE giri (3 rpm, esatto) che chissà come si potrà mai recuperare?
Si trova in giro in streaming, da oggi, anche il nuovo album di un gruppo che tutti conoscono per una canzone, la celeberrima "Bohemian like you", e che al tempo stesso tutti -me compreso- sottovalutano. Su NME, in anteprima "This Machine" dei Dandy Warhols, che sto ascoltando in questo momento e che non è niente male, piuttosto bizzarro, un po' Beck e un po' Magnetic Fields (molto Magnetic Fields oserei dire). Mi sembra maleducato non dar loro una possibilità.

All in White

Se fossi un lettore di questo blog mi piacerebbe trovare notizie come questa.

Da stanotte è interamente in streaming gratuito su iTunes il primo disco solista di Jack White, Blunderbuss, in uscita il 24 aprile p.v.
Ora dovreste annullare tutti gli impegni che avete stasera (io no, io lo sto ascoltando ora) e prendervi un'oretta per giudicare.

lunedì 16 aprile 2012

God loves his children

Parlando del loro nuovo tour, iniziato da poco e al quale io parteciperò in modo intensivo, i Radiohead raccomandarono di non aspettarsi concerti da best of, accendini e tutti a cantare assieme a squarciagola. Anticiparono l'intenzione di dare ampio spazio all'ultimo disco, The King Of Limbs, concedendo sguardi al passato a condizione che i brani scelti ben si conciliassero con l'atmosfera del nuovo album. Fermo restando che un loro concerto è sempre uno show della madonna, e che non stiamo parlando di Amedeo Minghi ma di Thom Yorke e i suoi meravigliosi nevrotici compari, queste dichiarazioni non vennero accolte con entusiasmo da molti fan, compreso il sottoscritto, perché tutti vorrebbero una scaletta personalizzata con le canzoni favorite, pescate dal presente ma soprattutto dal passato.
Sabato i Radiohead hanno suonato al Coachella Festival. Il concerto è stato trasmesso in streaming ed è disponibile in versione integrale su YouTube, e questa non è di certo un'innovazione. E allora perché lo sto scaricando per vedermelo a 42 pollici? Forse un'occhiata alla scaletta aiuta a capire meglio questo mio gesto sconsiderato.


Bloom
15 Step
Weird Fishes/Arpeggi
Morning Mr Magpie
Staircase
The Gloaming
Pyramid Song
Daily Mail
Myxomatosis
Karma Police
Identikit
Lotus Flower
There There
Bodysnatchers
Idioteque
Lucky
Reckoner
After the Gold Rush
(intro) - Everything In Its Right Place
Give Up the Ghost
Paranoid Android



TKOL-centrico? Per niente.
Scontato? Affatto.
OK Computer? Presente, due volte.
Kid A e Amnesiac? Entrambi.
Hail to the Thief? Sarebbe bastata "There There" da sola, hanno addirittura rincarato la dose.
In Rainbows? Beh, almeno quello era massivamente prevedibile.
A me inizia a venire l'ansia da prestazione, sappiatelo.

sabato 14 aprile 2012

Zed is dead, baby. Zed is dead.

Cinico e insensibile come al solito, mi chiedo il perché questi decessi che suscitano clamore accadano sempre di sabato o domenica quando la gente sta su Facebook e può intasare le bacheche.
Con tutto il dispiacere che posso provare per la scomparsa prematura di una persona, la vera domanda che mi pongo è:
Tra voi che ne state commemorando la morte, e che tra cinque minuti posterete la solita candela a ricordo, chi cazzo lo conosceva Piermario Morosini fino a stamattina?

Tracce organiche

Ho già espresso su queste pagine il mio apprezzamento per il garage rock e i suoi derivati un po' blueseggianti.
Ecco, oggigiorno di tutta questa musica non esisterebbe un cazzo se i Beatles non avessero inventato il riff iniziale di "Come Together". È la verità del giorno.


giovedì 12 aprile 2012

Meet hot chicks near Abbiategrasso

Ne parlavano da qualche parte come dell'album dell'anno appena terminato, oddio, diciamo dell'anno scorso. Io ho iniziato a sentirlo la scorsa settimana, perché la musica del passato ce la si gustare meglio. Ed è in effetti qualcosa di abbastanza figo, che sfugge al mio giochino prediletto "è simile a". Mi è venuto in mente ad un certo punto il Luca Carboni di "...e intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film", tanto per dare un'idea dell'indefinibilità.
Questo secondo album, "Father, Son, Holy Ghost" lo sto macinando parecchio e merita davvero un ascolto (qui i due singoli in streaming). Mi sono pure documentato sul primo disco e sul classico EP di mezzo, un po' più ripetitivi ma la stoffa già si sente.
Per il consuento angolino dello showgaze invece, un inedito degli "A Place to Bury Strangers". Che, casomai ve lo stiate chiedendo, inizia preciso sputato a "Bangers + Mash" dei Radiohead.

mercoledì 11 aprile 2012

Smokeless

I telegiornali ci raccontano di un'Italia praticamente in ginocchio che non ha soldi da spendere, di un mercato che diventa stagnante, di mancate vacanze e suicidi riusciti, ladri e rapinatori improvvisati e famiglie sul lastrico, il tutto dovuto all'aumento delle tasse (come se prima delle manovre decembrine la situazione fosse rose e fiori).
Per una volta, provo a fare della mia situazione personale una regola: non ho avuto un calo delle entrate, tantomeno una diminuzione forzata delle uscite, non c'è stato un sensibile aumento delle trattenute (per ora) eccetto l'addizionale IRPEF regionale, mi girano più che altro per i 75 euro che mi costa oggi un pieno e per i 3 euro dell'aperitivo. Magari verrò smentito con un salasso a fine mese, incombe lo spettro di un qualche conguaglio che non ho ben capito (mentre tutti sembrano avere perfetta conoscenza di questo argomento, manco fossi circondato da tributaristi), ma io non riesco a toccare con mano questo furto nelle tasche mie e delle persone con cui ho a che fare.

Terminato il pippone introduttivo, veniamo al punto: c'è un elemento in controtendenza che fa vacillare questa mia convinzione. Ovunque io vada, nei locali in cui esco, per strada, tra amici, la gente continua a scroccare sigarette. C'hanno meno soldi in tasca, o l'aumento degli ultimi mesi li dissuade dall'acquisto (la soglia psicologica dei 5 euro per un pacchetto di Marlboro ha lasciato certamente il segno), o hanno perso tutti la tessera sanitaria e non riescono più a far funzionare il distributore automatico, io non lo so, sta di fatto che in una serata qualsiasi mi vengono chieste non meno di due sigarette, che in un sabato sera possono diventare otto o dieci, senza contare quanti vengono a reclamare l'accendino. Qualche fine settimana fa, si è fermato un tizio in auto, ha messo le quattro frecce ed è sceso a chiedermi una sigaretta. E non è un'iperbole, è successo seriamente.
Avere con sè un pacchetto di sigarette diventa dunque uno status da non sottovalutare, una posizione di forza che andrebbe valorizzata. Per bere aggratis, ad esempio.

Il mercoledì mattina mi riesce particolarmente bene la voce di Julian Casablancas, canticchiando in auto con First impressions of Earth e sbiascicando un po' le parole.
I wish two drinks were always in me

lunedì 9 aprile 2012

No Hiking

E così alla fine ho rinunciato alla Pasquetta come tradizione vorrebbe. Alla sveglia che mi richiamava all'ordine alle ore 07:45 (che dal mio punto di vista, testa sul cuscino e display in alto, si leggono più o meno Sh:LO) ho risposto con un muto ma sonoro vaffanculo, e ho affondato nuovamente il naso nel cuscino.
È bastato un rapido calcolo più che approssimativo basato sul gradiente termico, partendo dai 6 gradi che c'erano stanotte in pianura e arrivando ad una presumibile temperatura in quota troppo bassa per permettermi di affrontare a cuor leggero una camminata in montagna. E no, il pensiero di una grigliata non era stimolo sufficiente, anche perché significa extra-carico nello zaino (griglia, braciere, carbonella) e io ho già seri problemi ad andare a spasso con un borsello, rischio seriamente di affaticarmi.
Per la seconda volta ho assistito all'omicidio Kennedy, visto attraverso gli occhi di una serie tv. Anche se il caso di cronaca che in questo periodo più mi incuriosisce è la sparizione di Emanuela Orlandi, con questa Banda della Magliana che negli anni Ottanta segna il brutto e il cattivo tempo. Dovrei forse cimentarmi nella visione di Romanzo Criminale, perlomeno per afferrare le innumerevoli citazioni che mi vengono proposte quotidianamente. Basta che non ci si mettano di mezzo pure loro in quel pomeriggio di Dallas.

sabato 7 aprile 2012

Black math

5 - caffè bevuti fino a ora, a partire da mezzanotte
2,5 - ore dormite questa notte
3 - persone presenti nella palazzina uffici questa mattina
20 - minuti di percorrenza casa-ufficio, un terzo meno del solito
4 - persone trasportabili su una Lancia Ypsilon secondo la carta di circolazione
0,67 - tasso alcolemico che avrei totalizzato ieri sera se avessi bevuto tutto nell'arco di un'ora, in sei ore diventa decisamente un valore trascurabile
2 - giorni di vacanze pasquali, festivi inclusi
16 - persone che mi attendono domani attorno ad un tavolo per consigliarmi di tagliare la barba e altre amenità (scendono a 13 se escludiamo i bambini di età inferiore a dieci anni)

venerdì 6 aprile 2012

Street spirit

Pochi mesi fa, su queste pagine si levava il mio grido di protesta nei confronti dell'ossessione popolare per le previsioni del tempo.
Oggi mi chiedo invece il perché qualcuno alle pagine del meteo non butta manco un'occhiata, che gli farebbe invece comodo per il lavoro.
La primavera è iniziata, le precipitazioni invernali hanno lasciato uno strascico di buche e strade da sistemare, ed il caldo è notoriamente amico dell'asfalto novello, ci troviamo quindi nel pieno del periodo delle riparazioni del manto stradale. Un giorno passi a tirare su le pezze di asfalto dissestato, il giorno dopo lo rimetti di fresco, liscio come un velluto. Se piove, non fai nulla e aspetti.
Se le previsioni del tempo dicono che da martedì u.s. fino alla prossima settimana piove, con una breve pausa nei primi giorni del weekend (oggi fa bello, ma stamattina gocciolava ancora), perché tu sciagurato appaltatore comunale ti inventi di aprire delle voragini di lunedì, con la certezza di lasciarle decantare dieci giorni, compresi i cosiddetti chiudono sporgenti, comprese le irregolarità che si formano in quel substrato stradale, e i gradini che fanno tirare madonne, preoccupare per gli ammortizzatori, saltare i cd e cascate la brace delle sigarette? Perché non hai atteso l'arrivo della celeberrima alta pressione? Ti hanno mai insegnato a non lavare l'auto quando in cielo ci stanno le nubi minacciose?

giovedì 5 aprile 2012

Senza passare dal via

La notizia, ormai datata di qualche giorno, dello sciopero dei lavoratori della Scala che fa saltare la prima dello spettacolo (spettacolo?) ispirato dalle musiche di Vasco Rossi rivisitate in chiave "balletto" mi ha fatto godere quasi come se mi dicessero che il mio peggior nemico -ammesso che ne abbia uno- è intrappolato all'aeroporto di Novosibirsk per un'astensione dal lavoro a oltranza dei controllori di volo.

Sull'ali d'orate

Mi astengo dal commemorare o spendere due paroline sarcastiche sulla Lega. La Lega è morta e risorta tante di quelle volte che gli zombie di Resident Evil gli fanno una sega a quelli.
Preferisco pensare ai Guano Padano, che sono a tema ma non troppo, e che nell'ultimo album hanno fatto cantare Mike Patton, giusto per dire.


mercoledì 4 aprile 2012

Venere vs. Marte

Per lungo tempo nella mia vita lavorativa, e fino a pochi mesi fa, consideravo il martedì il più infausto giorno della settimana.
Peggio del lunedì, moralmente atroce ma con quella riserva di ossigeno che arriva dal fine settimana, per non parlare di quei giorni che si avvicinano al venerdì e alla luce in fondo al tunnel, da metà del guado in poi tutto è più scorrevole. Ho letto anche una ricerca a tale proposito che sposava la mia tesi, ma sappiamo tutti che per una ricerca che sostiene una teoria ce n'è sempre una che dice il contrario.
Poi il martedì è diventato festivo, sotto il profilo mondano, chi conosce un po' la realtà bresciana del sottobosco (termine che preferisco ad underground) sa benissimo che è la serata del Lio Bar, ed è più pieno che non il fine settimana. Ho preso a frequentare assiduamente facendolo diventare un appuntamento fisso, una serata di respiro infrasettimanale su cui puoi sempre contare, anche se il mercoledì mattina trascorso a fissare nel vuoto oltre lo schermo del pc è un classicone ormai.
Ora il martedì rischia di diventare un SuperTuesday, dato che la noia più grossa, l'attesa delle ore 23 per uscire di casa senza farsi assorbire dal divano, si sta trasformando in un piacevolissimo momento di svago: la domenica sera AMC trasmette Mad Men, i sottotitoli in inglese escono subito, quelli italiani vengono pronti in tarda serata del lunedì, troppo tardi per poterne godere, così va a finire che il martedì ho un'intero nuovo episodio da gustarmi prima di iniziare la serata "fuori".
Sono grandi soddisfazioni da "social nerd", se mi passate il termine.

Rainman

Odore di pioggia.
Rumore di pioggia sul marciapiede.
Gocce d'acqua che iniziano a stamparsi sui vetri.
Rumore di pneumatici di auto che rotolano sull'asfalto bagnato.
Collega perspicace: "Il ginocchio mi fa più male del solito, mi sa che sta piovendo". Avrai anche le articolazioni ipersensibili e rivelatrici, ma spirito di osservazione sottozero cazzo.

martedì 3 aprile 2012

And if a double-decker bus

È un po' che non mi ergo a rigido censore dei comportamenti civilmente deprecabili, in particolare di quella categoria che più mi rode il fegato: l'automobilista medio.
Troviamo di frequente, lungo le nostre strade, un benzinaio in prossimità di una rotonda. Non essendocene uno per senso di marcia, come in autostrada, ci si trova talvolta costretti ad attraversare la carreggiata per entrarvi, e questo è un comportamento sacrosanto (a meno che non ci sia un guardrail o uno spartitraffico di mezzo). Quello che non posso soffrire è quando qualcuno, su strade particolarmente trafficate, ipotizzando che esca avendo la rotatoria alla propria destra ma debba andare a sinistra, anziché adeguarsi beatamente alla direzione più comoda sfruttando la rotatoria stessa per girarsi, si pianta in mezzo, cercando di riattraversare l'intera strada, rimanendo bloccato per interminabili minuti fino a diventare intollerante e tentare l'entrata vigliacca -odore di pneumatico compreso- o intraversarsi ostruendo il traffico fino a costringere gli altri veicoli a lasciar strada.
Ma cristiddio, il concetto di KISS (Keep It Simple, Stupid) non vi riesce proprio di ficcarvelo in testa?

Funny little frog

Questa mattina mi sentivo gli occhi talmente gonfi che ad un certo punto immaginavo di guardarmi nello specchietto retrovisore e vedere invece Kermit la rana.
L'altra buona notizia è che Morrissey passerà praticamente tutto luglio in giro per l'Italia, nemmeno fosse un turista olandese in villeggiatura sul lago d'Idro.

Cloudy sound

Una volta che mi escono i sottotitoli ad un orario decente, mi frego con le mie mani scaricano due falsoni, uno dopo l'altro. Niente episodio 2 di Mad Men, stasera. Sono incagnato come una serpe, e in più mi sento un perfetto gonzo. Ero quasi tentato di ingrandire il mio pene (quantomeno, l'ad recitava così) pur di recuperare la password di un archivio rar palesemente farlocco. Due volte.
Ieri sera rientrando a casa ho beccato per sbaglio, ospiti di una trasmissione che non voglio nominare condotta da un personaggio che non voglio nominare, un gruppo che mi ha colpito davvero al volo. Da qualche parte li hanno definiti shoegaze/dark wave, e tanto basta. Sono italiani, non fanno ridere i polli, cantano in inglese e si chiamano Be Forest. Il loro disco "Cold.", uscito ormai un anno fa, si può comunque origliare qui. Riascoltavo oggi l'album di The xx, e mi sembra che questi abbiano poco da invidiare loro. Sono anche passati da Brescia un mese fa, e io non sono andato a vederli. Non resta che aspettare un altro giro. Come sto facendo con Mad Men.
Inizio anche a preoccuparmi per la salute mentale di Jack White. Oggi ha lanciato la promozione di un nuovo brano, distribuito in esclusiva attraverso palloncini gonfiati ad elio.

lunedì 2 aprile 2012

Persone speciali

Mi hanno molto colpito le parole di un mio collega quasi coetaneo, col quale sto lavorando da giorni a stretto contatto in una sorta di task force.
L'ho ospitato per diverse ore seduto alla mia scrivania, analizzando dati con una certa necessità di concentrazione, mentre intorno a noi la fauna dei miei vicini di posto dava il meglio di sè (quello che in realtà è il loro comportamento normale, e che mi provoca una certa irritazione dovuta in parte anche alla mia suscettibilità, non saprei però delimitare la linea di confine). Tra uno che fischietta per ore motivetti ossessivi, un altro che ripete a cadenza costante frasi, citazioni, imitazioni manco fossimo a "Troppo frizzante", poi c'è quello che sembra sonnecchiare e ad un certo punto lascia partire una massima, per non parlare delle discussioni che nascono in pausa pranzo e si protraggono fino alle 15 sugli argomenti meno interessanti del cosmo, mettendo assieme tutto questo ne risulta effettivamente un bel quadretto. Ma forse sono io troppo bacchettone, mi dico.
E così ad un certo punto facciamo un break e ci andiamo a prendere il caffè, e dopo aver incrociato un collega che, per la terza volta in una mattinata, ci ripete una battuta-imitazione, il ragazzo mi guarda e mi fa "Io sarò un po' scemo eh, ma questi qui a me non sembrano tanto normali".
Dovrei forse leggerlo come "scappa, finché sei ancora in tempo"?
La settimana è peraltro iniziata allegramente sotto una sorta di bombardamento, c'è qualcuno che ogni tanto attacca a cantare Venditti, "è una questione po-li-ti-ca", fermandosi al primo verso. Poi una mattina arriva Michael Douglas con un fucile a pompa e fa una strage, per dire.