venerdì 20 aprile 2012

Status que?

Tendenzialmente evito di parlare di politica, da mesi a questa parte. Non mi sono disamorato, ho ancora un punto di vista coriaceo e più forte dell'emotività del momento, continuo a credere che la risposta al rigetto popolare per la politica, sempre più invadente, debba provenire dalla politica stessa. E resto il solito dinosauro riformista-liberale, manco a dirlo. Il disagio per opinioni che sono costretto a leggere, sentire, subire mi impone però di puntualizzare un paio di cose.
I discorsi da bar mi fanno venire l'orticaria. Quando i discorsi da bar te li ritrovi alla macchinetta del caffè, al tavolo della mensa o (nemico pubblico numero uno del buonsenso) sulle bacheche di Facebook, ci sarebbe da fare tabula rasa in modo necessariamente violento, ma sono in fondo un inguaribile ottimista e mi auspico che l'intelligenza media un giorno interrompa il trend e torni a crescere. Dopo il macchiettistico Schettino, il mostro delle ultime settimane è il professor Monti, responsabile di gran parte delle sciagure italiane: la crisi economica, l'aumento delle tasse, i suicidi, lo slittamento delle pensioni, la disoccupazione giovanile, la scarsa credibilità internazionale, il calcioscommesse, l'evasione fiscale e via dicendo.
Non mi sento in grado di esprimere una posizione sul suo operato, sono passati cinque mesi dall'insediamento e gli elementi non sono al momento sufficienti. Posso dire la mia su quanto mi riguarda più da vicino: non ho avvertito un sensibile aumento del fisco per ora, la mia età pensionabile è una chimera ma lo è dalla prima metà degli anni 90, i miei conoscenti disoccupati non sono né più né meno quelli degli ultimi cinque anni, numericamente parlando. La politica italiana non ha saputo esprimere nulla di significativo, e in questo momento non saprebbe dare nulla al paese più dell'immobilismo. Che per molti è la massima aspirazione, "lasciamo stare le cose finché durano". Questo governo tecnico non è certamente il migliore dei governi possibili, ma è l'unico che è riuscito a fare QUALCOSA. Giusto o sbagliato, la risposta inizieremo ad averla intorno alla fine di questo 2012, ma in mancanza di altro dovremmo prendere atto del tentativo e guardarlo con occhio sì critico, ma spoglio di polemiche preconcette. Che siamo già tutti in mutande per l'IMU e ancora non sappiamo di preciso quanto si paga, diamine. E prima di usare espressioni del tipo "uccidiamo", "denunciamo", "picchiamo coi bastoni", "cacciamo", pensiamo a qualcuno che possa potenzialmente occupare la carica di Presidente del Consiglio, oggi, in questo contesto storico. Le pulsioni violente verrebbero smorzate, sono pronto a scommetterci.

6 commenti:

  1. Magari è anche vero che la situazione economica di molte persone (per motivi più o meno validi) sia precaria, ma è anche vero che il terrorismo psicologico che subiscono i telespettatori di servizi di tg e programmi di approfondimento pilotati ad hoc ha la sua parte di colpa. E questo non solo per l'economia, per qualunque evento ci sia nell'aria (vedi l'influenza suina o l'ondata di gelo di quest'inverno). C'è poi il passaparola che è una bruttissima bestia. Chi ascolta le notizie senza senso critico e senza informazione in merito (nè a priori nè a posteriori) può solo spaventarsi e correre a fare testamento (se ha qualcosa da lasciare in eredità).

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    1. Sono perfettamente d'accordo con te, quello che auspico è un ritorno del senso critico, perché ormai si prende per oro colato tutto quello che ci danno a bere (internet compreso, chi lo usa come la televisione si trova nelle stesse pietose condizioni).

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  2. dopo 5 mesi di mandato ci sono elementi più che sufficienti per inevitabili ma opportune chiacchiere da bar.Ed io adoro le chiacchiere da bar. e anche le mosche da bar. chau
    pld

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    1. Le mosche sappiamo tutti dove vanno a parare. Se facciamo il sillogismo con le chiacchiere, tutto torna.

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  3. Le chiacchiere si sa, sono gratuite e inevitabili. Ma evidentemente non CONOSCI Bukowski. Poor you.
    cià

    pld

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    1. Eh, lo conoscevo, ma non abbiamo mai frequentato gli stessi bar. E lo stesso vale per le mosche.

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