sabato 31 marzo 2012

Confusion is sex

Ho sentito una pubblicità in radio della cui esistenza in realtà non sono certo.
Ricordo di aver sentito la radiosveglia suonare stamattina, ed è partita la pubblicità della Mercedes SLK il cui tema era una canzone dei Black Rebel Motorcycle Club, non so bene quale. Meraviglia e stupore, "Com'è possibile che usino un pezzo dei BRMC per uno spot? Che bel mondo, anche se probabilmente sono ancora in dormiveglia e sto inventando tutto." per poi allungare il braccio, spegnere l'elettrodomestico, riappoggiare la testa sul cuscino e andare avanti a dormire per altre tre ore.
Ho bisogno di un aiuto, se qualcuno ha mai sentito il passaggio pubblicitario in questione me lo faccia sapere, per diradare la nebbia che ho in testa.

EDIT
A grande richiesta, lo spot in questione. Lo faccio solo per risalire le pagine Google, sia chiaro.


venerdì 30 marzo 2012

I love my car

E il titolo viene da qui.

Ho l'agendina piena zeppa di impegni legati alla mia autovettura. Del tipo, non mi serve proprio una ragazza, ho già abbastanza da fare con la macchina.
Devo chiamare la concessionaria e fissare il tagliando, dato che ieri ho passato i 15000 km. Devo trovare la forza di alzarmi un sabato mattina alle otto e portarla a lavare. Sabato scorso ho cambiato gli pneumatici, ho tolto quelli invernali e rimontato quelli standard, e ho ancora una vescica scoppiata sul palmo destro, una piaga da cric, per non parlare del mal di gambe patito per due giorni a seguire.
Ho fatto settantasei euro di pieno oggi, e devo ribaltare le mie cartacce alla ricerca della password della mia carta TotalErgPiù, magari riesco a prendere il borsone sport della Spalding o la macchina per il caffè di discutibile qualità. Questo stress da automobilista si rivolta comunque contro la mia bronzea utilitaria, le sigarette quotidiane medie (al netto della nightlife) sono diventate tre, rigorosamente accese al volante, la cenere inizia a farsi visibile negli angoli, e i pacchetti nel cruscotto non fanno capolino semplicemente perché non ci stanno in quell'anfratto. Potrei definirmi sulla via dell'auto-lesionismo.

giovedì 29 marzo 2012

Word reference

Passino le coniugazioni dei verbi un po' meno usuali. E anche l'uso delle particelle pronominali che non sempre viene capito alla perfezione dallo strumento.
Ma quando la scrittura facilitata (o banalizzata?) dell'Androide non becca nemmeno un sostantivo su tre, o stai iniziando a parlare troppo difficile, o il livello medio del lessico sta cadendo a picco.

mercoledì 28 marzo 2012

Fisso/Disco

Mai pensare di essercene definitivamente fuori.
Basta la notizia di un folle che pubblica un disco a tre giri (3 RPM, non è uno scherzo) e si finisce sul sito della Third Man Records. Dove fanno bella mostra di sé una serie di LP da guardare, prima ancora che da sentire (non sono un collezionista, io la puntina sui vinili la faccio correre), ché viene voglia di prenotare un aereo e andare al Record Store Day, e tornare con la valigia piena. Non ce ne si esce, mai.

martedì 27 marzo 2012

Strangers in the night

Sono giorni in cui essere membro di un gruppo dall'evocativo nome "A Place to Bury Strangers" mi renderebbe assolutamente giustizia.
By the way, è fuori da un po' il loro nuovo EP, e fa parecchio casino. Tra un po' sono nuovamente in giro nel Piano Padano, roba da perderci le orecchie.

lunedì 26 marzo 2012

To wish impossible things

Appurato da settimane ormai che il 2012 è l'anno del dinosauro, e il concerto degli Stone Roses a Milano lo testimonia (a proposito, ci sto pensando, convincetemi), pensavo a quali gruppi mi piacerebbe vedere dal vivo, sebbene le speranze siano ridotte al lumicino causa scioglimento o hiatus indefinito oppure minacce del tipo "ancora tre concerti e poi ci sciogliamo".

Blur
Graham Coxon è tornato all'ovile, hanno scritto qualche nuovo pezzo, si sono esibiti live un estate o pocoppiù, ora centellinano le presenze e hanno già annunciato che a breve torneranno a farsi i cazzi propri. Sarebbe carino pensassero anche a me, prima di compiere il gesto estremo.
The Libertines
Barât e Doherty hanno litigato, si sono sputtanati, odiati, riavvicinati, ricomposti. Sono saliti nuovamente su un palco assieme, hanno spiegato di avere in cantiere un album nuovo, ma non a breve poiché la precedenza va ai loro progetti paralleli/personali (nessuno gliel'ha spiegato che messi di fianco ai lavori dei Libs sono robaccia?). Ci si può ancora credere, sempre che Pete non tiri prima le cuoia.
Sonic Youth
Suonano assieme da più di vent'anni, hanno tutti quanti dei progetti solisti ma nonostante ciò il sodalizio prosegue con successo. Ci si deve proprio mettere di mezzo l'amore? Kim Gordon e Thurston Moore magari non si sono scagliati i piatti, ma hanno separato le loro vite. Come la mettiamo col gruppo? Bella domanda, anche qui potrebbero prima farsi vedere da queste parti e poi trovare una risposta.
(anche se qualcuno obietterà che al concerto dei Sonic Youth ha provato una noia mortale, già lo so)
The White Stripes
Non tornano più. L'ha detto Jack White l'altro giorno, si potrebbero rimettere insieme solo se finissero in bancarotta, e siccome non stiamo parlando di Pupo o di Nicholas Cage l'eventualità è alquanto improbabile. E io ci sto male.
The Smiths
A mesi alterni Marr e Morrissey spiegano che sono stati messi sul piatto un pacco di soldi per farli suonare assieme, ma si odiano troppo per poter calcare lo stesso palcoscenico. Ma noi mica ci aspettiamo che limonino, vogliamo solo che suonino un paio di ore. E ci facciano limonare duro, a noi.

Lone Star

Il senso di collettività è forse quel che più invidio al popolo americano. L'appartenenza alla propria nazione, come pure alla propria azienda, li rende coesi e molto meno vulnerabili, a differenza di chi non sa guardare al di fuori del proprio orticello.
Tutto questo spirito viene prontamente a mancare quando si tratta di prendere in giro il Texas e i texani. La scorsa settimana ne ho sentite un paio carine, da parte di quei liberal snob* del New England (ci tengo a precisare che il New England è il posto migliore dove un europeo potrebbe sperare di capitare negli USA).
"In Texas people have the same middle name. Years ago I went to a company in Texas, and I met three guys: Billy Bob, Jimmy Bob and Michael Bob."
"They often get married between cousins, in Texas. And if they divorce, they ask each other -Are we still cousins now?-"

*A titolo esemplificativo, e anche un po' per nozionismo gratuito, ricordo che l'acerrimo nemico di Aaron Eckart con la sua campagnia antifumo in "Thank you for smoking" era il celeberrimo senatore del Vermont

domenica 25 marzo 2012

Soundglasses

Ci stavano ronzando intorno da un po'. Finalmente, con dieci giorni di anticipo sull'uscita del disco, è disponibile sul sito del Guardian l'anteprima del nuovo album di Graham Coxon, A+E. Dopo un paio di ascolti, mi sembra godibile, un passo in avanti rispetto a "The spinning top".

sabato 24 marzo 2012

Toponoma-stica'

Oggi in auto ho optato per un giro-sigaretta più lungo del solito.
Sono passato da qui.



Qualcuno mi spieghi come cazzo si può chiamare questa strada "via Diritta".

venerdì 23 marzo 2012

Pan Am smile

Perché ho visto il primo episodio di Pan Am e mi sono precipitato a scaricare l'intera serie?
Perché è una combinazione dei seguenti tratti caratteristici:
- l'atmosfera anni '60 di Mad Men
- le situazioni spionaggistiche di Rubicon
- le fighe di Californication

NB: qui la spiegazione del titolo del post

mercoledì 21 marzo 2012

Toasted

Dopo un anno e mezzo abbondante, mi sono evoluto sotto uno dei miei migliori profili, quello del tabagista.
Una rivoluzione morbida e indolore, senza che ci fosse lo zampino dei colori del distributore automatico, dai quali sono sempre molto attratto, né un'improvvisa illuminazione di quelle che ogni tanto mi colgono, e nemmeno quelle ragazze truffaldine ma di bella presenza che ti convincono a scambiare il pacchetto iniziato delle tue sigarette abituali con uno nuovo di marca discutibile, scambio che solitamente accetto non per la bella presenza, non per il gusto di provare qualcosa di diversamente schifoso, ma per avere un numero superiore di sigarette e potermi così crogiolare più a lungo nella pigrizia prima di essere costretto alla visita dal tabaccaio.
Succede che vado dal tabaccaio feriale, quello che incrocio uscendo dall'ufficio, e mi avvisa che, stesso prezzo stesso contenuto di veleno, sono arrivate le Lucky Strike gusto autentico, contenenti tabacco non trattato e con un simpatico pacchetto color avana riciclo. Le ho provate, mi hanno convinto, mi sono convertito. Unica pecca, essendo l'unico fumatore di queste sigarette nel raggio di duecento km, col cazzo che si trovano al self service.
Il fogliettino promozionale presente nel pacchetto mostra anche l'immagine delle buste di trinciato, ciò asseconderebbe il mio desiderio latente di darmi alle sigarette fai-da-te. Prima di compiere il grande passo, dovrei risolvere due forti criticità: la sigaretta alla guida (poco meno del 50% del totale) e l'essere totalmente incapace di farle. Qualcuno dovrebbe insegnarmi, e/o farmi sempre da passeggero in auto.

lunedì 19 marzo 2012

E uno poi rischia di ricascarci

Secondo me XL è un brutto giornale, lo dico senza pietà. Un giornale conservatore con una patina di alternativo, che viene via nemmeno grattando con l'unghia ma giusto appoggiandoci su il dito. Personalmente preferisco il finto sofisticato di Rolling Stone, ma ancora di più mi piace risparmiare del tempo e non comprare nessuno dei due.
E i cd in allegato con i giornali sono un'inculata, perché spesso acquisto cd veri a prezzi più bassi, perché sono assortimenti male assortiti di brani in versioni di cui se ne faceva volentieri a mano, perché sono compilation-for-dummies e io in questo ruolo non mi ci trovo, che conosca o meno l'artista in questione poco importa (tranne per questo cd di Tutto, che un sacco di gente conserva come cimelio).
Ma ci sono cascato. E ho comprato XL. Con il cd. Degli Afterhours. Come mi risulta molti abbiano fatto. La parte riprovevole della vicenda è che a me è piaciuto, se questo è l'antipasto di quello che succederà sui peggiori palchi d'Italia nei prossimi mesi sarà un bel macello. Ripongo particolare timore per le location, a me i posti grossi (leggi palasport) non piacciono, ma nei posti piccoli (leggi club) ormai ci si sta stretti, un po' si compensa in estate con le piazze (pregando per un'acustica degna) e le feste, e quest'anno a Radio Onda d'Urto non si può mancare.
E per l'amor di Dio, non tirate lo scherzo di fare un cd loffio, ché mi tocca fumare troppe sigarette per ammazzare il tempo tra un pezzone e l'altro.

sabato 17 marzo 2012

Drammi seriali

E poi dice che uno c'ha le crisi di mezza età. Si fa sentire la mancanza di riferimenti saldi.
Hank Moody non era infallibile, ma godeva di una sorta di impermeabilità esteriore agli scazzi. Uomo come noi, soffriva in silenzio e sapeva mascherare le debolezze sfoderando un ego inarrivabile. Mi è diventato un po' paranoico, complessato, addirittura con l'istinto di pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Un eroe triste.
Don Draper era invece infallibile, una macchina da guerra a 360°, le menate chiuse nel cassetto e un'apparenza, che diventava sostanza, di inscalfibilità. È rimasto un genio con una brillantezza assoluta, ma ricorda più un Paul Gascoigne dei giorni nostri ovvero degli anni 60, una vita fatta di lampi, alcolismo, incostanza e classe comunque cristallina. Un eroe a corrente alternata.
Jack Donaghy non ha mai perso un colpo. E anche quando perdeva, riscriveva la storia a modo suo per risultare vincitore. Eppure alla distanza mostra di avere dei limiti, pure lui. Non si vive di solo reaganing, ogni tanto ci si deve mettere una pezza, eppoi mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di quel grande circo Barnum che sono i candidati alle primarie repubblicane USA, lui che del GOP è uno dei più accaniti sostenitori. Un eroe imbrigliato.
Quando anche i Jesus and Mary Chain abbandonano la strafottenza che li contraddistingue e scrivono un disco come Stoned & Dethroned (mica contemporaneo, eh, è del 1994), con gradevoli e ammiccanti ballad di discreta fattura, ma senza fare casino e senza essere stronzi, suonando come una sorta di Belle and Sebastian col riverbero, il segnale appare chiaro.
Mi serve un nuovo eroe, ma senza superpoteri, solo egocentrismo e un'innata superiorità. Almeno avrei qualcosa da fare alla domenica (cit.).

venerdì 16 marzo 2012

Electric charge (from you)

L'avevo già postata sul vecchio blog, mi sa, questa cover, ma della sua esistenza me n'ero dimenticato pure io, figuriamoci.
Cosa c'è di meglio nel celebrare una decade di ossessioni Late 80's-Early 90's tra Pixies e Jesus and Mary Chain con questo video? Si, ci sarebbe il SXSW ad Austin, ma accontentiamoci.


giovedì 15 marzo 2012

Di quando ero monotematico forte

Il 2011 è stato il primo anno senza un concerto degli Afterhours da quando ho iniziato a vederli dal vivo, vale a dire dal 2003. Tutto questo tempo di vacanza rischia di farmi perdere il conteggio, perciò in attesa del nuovo disco/nuovo tour uso questo post come esercizio di memoria e come testimonianza scritta di questa fetta di passato.

28 agosto 2003 Festa di Radio Onda d'Urto, Brescia (quando ancora era lercia in zona industriale)
24 gennaio 2004 Buddha Cafè, Orzinuovi (la prima volta in un club)
18 marzo 2005 Buddha Cafè, Orzinuovi (quando abbiamo rischiato di rimanere fuori, prima data del tour delle Piccole Iene)
25 agosto 2005 Festa di Radio Onda d'Urto, Brescia (opening act Giorgio Canali e Rossofuoco, e lo scopro solo ora a distanza di anni, ché all'epoca nemmeno lo conoscevo)
1 settembre 2006 Festa dell'Unità, Reggio Emilia
7 dicembre 2006 Buddha Cafè, Orzinuovi (quando ho comprato la prevendita, memore della volta precedente)
14 aprile 2007 Estragon, Bologna
25 aprile 2007 Piazza Mazzini, Parma (peggiore esibizione forse, Manuel totalmente sbronzo)
1 maggio 2007 Concerto del Primo Maggio, Roma (ok, non erano solo loro, ma se non fosse stato per loro non ci sarei andato)
6 ottobre 2007 Live Club, Trezzo sull'Adda
23 aprile 2008 La Gabbia, Padova (secret show, ho comprato appositamente il cd sul sito della Fnac e mi arriva tuttora la newsletter)
2 maggio 2008 Estragon, Bologna (ci ho festeggiato il compleanno, a quel concerto)
6 settembre 2008 Festival del Prosciutto, Langhirano
10 luglio 2009 Lazzaretto, Bergamo
29 agosto 2009 Festa di Radio Onda d'Urto, Brescia (nella nuova location)
5 marzo 2010 PalaGeorge, Montichiari (tour teatrale, l'ultima volta che li ho visti)

RETTIFICA: il 10 maggio 2011, alla Stazione Centrale di Milano, per il concerto "Milano Libera Tutti" a supporto della candidatura di Pisapia come sindaco, hanno suonato anche loro. Non ci avevo mai pensato, la striscia positiva è salva.




Feed him with shit

Aggiornamenti su Google Reader: 76 feed di siti a sfondo musicale oggi, e nemmeno una notizia interessante. Che schifezza.
No dai, salviamo un paio di anteprime, Hot Chip e l'annunciato ritorno dei Garbage.

N.B. La citazione del titolo è tratta da un'espressione americana di cui sono venuto a conoscenza giorni fa e che mi ha subito entusiasmato: "We treat him like a mushroom: we keep him in the dark and we feed him with shit".

mercoledì 14 marzo 2012

Servire freddo

Ogni volta che ci si chiude nei Pixies, prima o poi è inevitabile incappare pesantemente in questa canzone.


Nell'incedere di batteria del pur breve refrain di "Wave of mutilation" si scatena più sete di vendetta che in piazzale Loreto.

martedì 13 marzo 2012

World Wide What?

Oggi hanno messo in giro in streaming il nuovo disco di Paul Weller, quello di The Shins, un brano in anteprima dal nuovo di The Hives e pure un altro po' di roba.
Ma non pubblico nemmeno un link perché viviamo in un paese di merda e tutta questa roba è visibile solo in UK e dintorni. Tutto quello che ho raccattato è un inedito live dei Best Coast, in un video che non si carica manco a pigliarlo a calci in culo. Mandateaccagare.

Death to the Pixies

Ogni persona dotata di buonsenso dovrebbe avere una copia di "Doolittle" sempre pronta per l'uso, funziona meglio pure dello Xanax.


sabato 10 marzo 2012

Alzabandiera

Me ne vado in giro con due diverse versioni dell'inno russo (che a me piace più considerare ex-inno sovietico) sull'androide, una strumentale e una cantata. Non chiedetevi il perché.

The money drop

Rapporto combattuto con i soldi, questo weekend.
Ieri sera un automatismo come il prelievo al Bancomat si è trasformato in un episodio di deficienza malcelata. Premendo i soliti pulsanti alla cieca, anziché gli 80 euro rituali la macchinetta mi ha sputato fuori 210 euro.
Oggi me ne sono andato a fare un paio di acquisti in città, e ho voluto riprendere la vecchia usanza di boicottare i parcheggi a pagamento. Se non fosse che per ricompensare il cordiale ragazzo di colore che mi ha trovato un buco quando ormai disperavo ho speso più che per due ore di sosta nel centralissimo parcheggio interrato.

venerdì 9 marzo 2012

Feed me with your kiss

Sto provando ad avventurarmi nel meraviglioso mondo dei feed. Ovvero quello strumento che ammazza i ricavi pubblicitari dei banner "pay per clic".
Non ho capito se sono impedito io, o se sono poco all'avanguardia queste testate, ma prego segnalare chi conoscesse eventuali RSS Feed di Q magazine e Mojo, che mancano nella mia eterogenicissima lista. Peccato che Tutto abbia chiuso i battenti, peraltro.
Così potrò postare ancora più link, notizie e video assolutamente privi di interesse, e non vi chiedo nemmeno la mancia.


Mush Rooms

Oggi non è successo nulla di interessante. No, nemmeno un nuovo brano dei Radiohead.

In compenso su Freddy Nietzsche ho trovato questa roba devastante qua.

mercoledì 7 marzo 2012

Twilight to Starlight

Fondamentalmente è un casino. Al di là del lutto domestico per l'improvviso cambio di programmazione di Rete4 e la mancata puntata di Paolone nostro, quanti popcorn sprecati.
Mi mancava giusto una band scozzese, la quarantatreesima per cui prendo un'infatuazione credo. The Twilight Sad, che a dispetto del nome sono in realtà molto ma molto più tristi. Non tristi come Mariottide, che la mia memoria ha rispolverato stasera leggendo appunto di musica triste, ma quel triste che fa figo, quasi emo.
Poi si va a vedere la pagina di Wikipedia del gruppo, scoprendo che la foto che campeggia in cima alla pagina è stata scattata da Avalanche Records, vale a dire il negozio di dischi edimburghese, di cui discorrevo da queste e altre parti giorni fa, che mi ha visto protagonista di una rapina a mano armata. Il rapinatore ero io, e l'arma era la mia Visa. Facendo un 2+2 delle date, a dire il vero la foto è stata scattata nel vecchio negozio, ché in Grassmarket si sono trasferiti da pochi mesi sembra, ma è comunque una questione molto figa questa.
La non-novità del giorno è invece che i Radiohead hanno suonato un nuovo brano inedito. Ne fanno praticamente uno a concerto, poi hai voglia di stare a comprare tutti i dischi, tanto questi ti fregano sempre.

Upside Down

La leggenda vuole che le sonorità di "Psychocandy" e "Darklands" dei Jesus and Mary Chain fossero fortemente influenzate dall'abuso di LSD e anfetamine che facevano all'epoca i fratelli Reid.
Non saprei dire riguardo la parte lisergica, ma le anfetamine in Psychocandy si sentono tutte. Se così non fosse, stamattina avrei accostato l'auto alla prima piazzola praticabile e sarei ancora là a dormire con la fronte sul volante e lo scudetto Lancia in bassorilievo sul mento.

martedì 6 marzo 2012

Target acquired

Prima di mettere in atto il Piano di Rinascita Democratica ovvero piano di distruzione planetaria per mano incrociata di Iran e Nord Corea, resta una sola cosa che valga la pena fare. Un biglietto aereo per Austin,TX e poi un biglietto per il SXSW, giovedì prossimo, The Jesus and Mary Chain. Concertone, botte da orbi, timpani spaccati, poi tanti saluti a tutti e radiamo al suolo 'sto pianeta che non ha più niente da dirci. Canticchiando "Down on me".

lunedì 5 marzo 2012

Tecnico del sonno

Cos'è successo oggi? Poco e un cazzo.
Jack White ha cantato due nuovi brani al Saturday Night Live, uno dei quali già pubblicato in anteprima settimane fa.
C'è in giro qualcosa di nuovo e meno nuovo di Paul Weller, che i più diranno "ma chi se lo incula" e a me invece piace abbastanza.
Si discute dell'amico, compagno, marito o corista (come lo chiama "Avvenire") di Lucio Dalla e delle sue parole ai funerali. Anzi, no, delle sue parole non interessa a nessuno, quello che conta è il gossip e l'etichetta da appiccicare alle persone. Siamo sempre sul pezzo.
Gli Afterhours ci hanno fatto sentire una canzone che sente di nuovo e di vecchio, non so effettivamente che pensare, ci si mette in standby come al solito.
Mi sono pure svegliato con i capelli biondi. E oggi a occhio e croce inizia quel periodo dell'anno in cui ascolto prevalentemente i Jesus and Mary Chain.

sabato 3 marzo 2012

Out of time

Sono portato a maggiore comprensione per quelli che passano la vita a pippare coca nei bagni del baretto in piazza, serate tutte uguali, nulla che dia la dimensione del tempo scorre.
Perché dico ciò? Perché questa settimana ho fatto la combo:
- ho finito la quarta (ed ultima finora trasmessa) serie di Mad Men
- l'appuntamento domenicale su Showtime con Californication (che per me equivale a guardarmelo il martedì/mercoledì) è saltato
- l'appuntamento del giovedì sera sulla CBS con The Big Bang Theory (di cui io fruisco il sabato) è pure saltato, a quanto pare era una settimana particolare negli States, tipo settimana invernale di chiusura delle scuole o qualcosa del genere
- oggi pomeriggio volevo guardarmi il Letterman su Rai5, c'era peraltro ospite Jon Hamm (per gli amici, Don Draper), e la guida tv del canale digitale nonché il sito della rete lo dava alle 15:05. Ho atteso quell'ora, acceso la tv e mi sono trovato davanti Philippe Daverio, scoprendo con rammarico e rabbia che gli orari indicati sulle sopraccitate guide erano avanti di un'ora

Per chi non lo sapesse, tipo me stamattina, oggi compie gli anni lui, e va opportunamente venerato.

Sineddoche

Febbraio che non sembra nemmeno di stare in Padania, e il Blue Album dei Weezer che rimbomba, quasi fosse un sabato pomeriggio di anni fa. L'effetto è completamente diverso, ma i ricordi in testa sono nitidi, come se non fosse passato tutto quel tempo. La staticità è sempre stata un mio cruccio, sentirla nuovamente inesorabile non ad altro se non alimentare questi momenti di nostalgia, per una serie di dettagli che significavano qualcosa più che per il tutto.

venerdì 2 marzo 2012

Sweat(er) Eighties

Anni fa, un fenomeno di costume ha sdoganato la presenza delle persone di colore nell'immaginario collettivo, persone di cui fino a quel momento il popolo italiano ignorava l'esistenza.
No, è successo prima di George Weah.
No, pure prima dell'arrivo in Italia di Ruud Gullit.
Il merito è della famiglia Robinson, protagonista dell'omonimo telefilm, del quale ormai mi sparo tre puntate all'ora di cena ogni giorno, trasmesse da un canale ignobile del digitale terrestre di cui nemmeno ricordo il nome.
Lo sapevate che nella versione americana il cognome originale della famiglia era Huxtable? Ritenuto troppo difficoltoso per il pubblico nostrano, fu trasformato in qualcosa di più digeribile. Ah, i bei tempi in cui la tv veniva incontro alle difficoltà del pubblico meno colto, anziché approfitare delle sue lacune per fotterlo!
Ieri sera avete visto l'episodio in cui compare Stevie Wonder? No? Beh, nemmeno lui.

giovedì 1 marzo 2012

Post Totalmente Autoreferenziale

È l'amara verità, su Blogger/Blogspot (come lo si deve chiamare non l'ho ancora capito) la gente scrive un gran poco, quantomeno i miei contatti.
E i feed in homepage, che ancora non sono riuscito ad estirpare, amplificano questa sensazione, ogni volta che guardi le novità latitano. Se qualcuno ha degli amici che scrivono spesso, possibilmente cose intelligenti, me lo faccia sapere, anche perché ho finito tutte le stagioni di Mad Men e ho più tempo da dedicare al mondo contemporaneo, non solo ai newyorkesi anni Sessanta.