lunedì 19 marzo 2012

E uno poi rischia di ricascarci

Secondo me XL è un brutto giornale, lo dico senza pietà. Un giornale conservatore con una patina di alternativo, che viene via nemmeno grattando con l'unghia ma giusto appoggiandoci su il dito. Personalmente preferisco il finto sofisticato di Rolling Stone, ma ancora di più mi piace risparmiare del tempo e non comprare nessuno dei due.
E i cd in allegato con i giornali sono un'inculata, perché spesso acquisto cd veri a prezzi più bassi, perché sono assortimenti male assortiti di brani in versioni di cui se ne faceva volentieri a mano, perché sono compilation-for-dummies e io in questo ruolo non mi ci trovo, che conosca o meno l'artista in questione poco importa (tranne per questo cd di Tutto, che un sacco di gente conserva come cimelio).
Ma ci sono cascato. E ho comprato XL. Con il cd. Degli Afterhours. Come mi risulta molti abbiano fatto. La parte riprovevole della vicenda è che a me è piaciuto, se questo è l'antipasto di quello che succederà sui peggiori palchi d'Italia nei prossimi mesi sarà un bel macello. Ripongo particolare timore per le location, a me i posti grossi (leggi palasport) non piacciono, ma nei posti piccoli (leggi club) ormai ci si sta stretti, un po' si compensa in estate con le piazze (pregando per un'acustica degna) e le feste, e quest'anno a Radio Onda d'Urto non si può mancare.
E per l'amor di Dio, non tirate lo scherzo di fare un cd loffio, ché mi tocca fumare troppe sigarette per ammazzare il tempo tra un pezzone e l'altro.

8 commenti:

  1. tutto merito di Xabier Iriondo e delle sue sante chitarre. immagino, perché il cd non l'ho preso.
    il singolo appena uscito l'ho ascoltato due volte, non ricordo nemmeno più come fa. l'aspetto più piacevole è la sonorità inconfondibile del sopracitato chitarrista. il testo poco più che mediocre.

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    1. Come fai a parlare se non hai sentito nulla? Chitarre, ma anche voci e riarrangiamenti in generale. E pochi strumenti "estranei", tipo violini e fiati. So che mi giocherò molte amicizie con questa affermazione, ma sono un purista del baccano.

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  2. (credevo di aver scritto un commento ieri sera, ma sarà passata la censura o non ho terminato le estenuanti procedure).
    dicevo che parlo perché so che lui solo risolleva il suono ormai un po' loffio del gruppo. il violino non è mai stato uno strumento estraneo negli Afterhours.

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    1. Fino a "Non è per sempre" la musica stava in piedi anche senza violini, è questo che intendo per estraneo. In realtà comunque questo cd non suona "vecchio" come potrebbe venire da pensare, mettendo in mezzo Iriondo, è una specie di ulteriore innovazione.

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  3. sperimentazione.
    mi hai incuriosito. vedrò.

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  4. Non è per sempre.
    Neanche Ciffo lo è stato. E per inciso, a me manca da morire.
    XL più o meno mi piace, i cd pure.
    Immoralmente banale, la qui presente.

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    1. A me manca il periodo precedente, in cui era Giorgio Ciccarelli a suonare strumenti improbabili alternandoli alla chitarra.
      E daje con le citazioni di quell'album, allora. C'erano dei tempi in cui quel passaggio, "se c'è una cosa che è immorale è la banalità", lo usavo per rimorchiare. Erano i tempi di Tutto, più o meno.

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