venerdì 30 marzo 2012

I love my car

E il titolo viene da qui.

Ho l'agendina piena zeppa di impegni legati alla mia autovettura. Del tipo, non mi serve proprio una ragazza, ho già abbastanza da fare con la macchina.
Devo chiamare la concessionaria e fissare il tagliando, dato che ieri ho passato i 15000 km. Devo trovare la forza di alzarmi un sabato mattina alle otto e portarla a lavare. Sabato scorso ho cambiato gli pneumatici, ho tolto quelli invernali e rimontato quelli standard, e ho ancora una vescica scoppiata sul palmo destro, una piaga da cric, per non parlare del mal di gambe patito per due giorni a seguire.
Ho fatto settantasei euro di pieno oggi, e devo ribaltare le mie cartacce alla ricerca della password della mia carta TotalErgPiù, magari riesco a prendere il borsone sport della Spalding o la macchina per il caffè di discutibile qualità. Questo stress da automobilista si rivolta comunque contro la mia bronzea utilitaria, le sigarette quotidiane medie (al netto della nightlife) sono diventate tre, rigorosamente accese al volante, la cenere inizia a farsi visibile negli angoli, e i pacchetti nel cruscotto non fanno capolino semplicemente perché non ci stanno in quell'anfratto. Potrei definirmi sulla via dell'auto-lesionismo.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Ennò, qui ti sbagli, queste sono rogne che uno deve sbrigare per il solo fatto di possedere un'auto. Il feticismo maschile per la propria macchina, pari a quello femminile per le scarpe e versione più visibile del classico "facciamo a chi ce l'ha più lungo" è ben altra cosa.
      E mai nessuno mi ha dato dell'uomo prima, attenta a ciò che dici.

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