domenica 28 ottobre 2012

I try making you wait

Non amo lasciare sguarnito il blog per molto tempo. Poi va a finire come in casa mia con i ladri, o vigili urbani a seconda delle interpretazioni. Solo che motivi contingenti mi hanno impedito di riservare tempo ed energie cerebrali per la manutenzione in vita di questa anacronistica raccolta di amenità e nevrosi.
Oggi ho fatto un po' il punto della situazione, ho letto circa mille feed arretrati su Google Reader, dai quali ho estrapolato una serie di link da condividere su Facebook, ed ora provo a mettere un po' assieme i cocci delle ultime due settimane.
Come ho scritto altrove, sto facendo talmente spesso avanti e indietro dalla Sardegna che mi si potrebbe chiamare Tirrenia oppure Moby. Domani altra tappa fugace in giornata, dopo due giorni filati a metà della settimana appena conclusa e un'altra visita giornaliera la settimana prima. Il tutto volando con tre compagnie aeree differenti, poiché da domani l'orario estivo va a farsi benedire e la continuità territoriale diventa una barzelletta.
Ho ricominciato a fare colazione in maniera quasi seria, non riesco a forzarmi tutti i giorni ma quasi, e il merito è di questo (quello rosso). Sto smettendo di farmi del male in modo goffo, squartandomi le dita mentre afferro fogli plastificati o quando cambio la lampadina e incappo in pezzi di vetro lasciati in eredità dal precedente inquilino all'interno delle lampade a muro. Ho pure acquisito la padronanza del termostato, affinché l'infausto momento in cui si fa partire la caldaia (non ancora arrivato, ma è questione di ore) non diventasse un potenziale dramma, del tipo "fa un freddo cane e non so come cazzo si fa ad accendere il riscaldamento".
Ieri mi sono trovato costretto a fare spesa al supermercato. Di sabato. Ho saggiamente atteso le 20, ed è stata una mossa alquanto brillante, le corsie erano semivuote, gli idioti erano già a casa propria e ad un certo punto è pure partita "Out of time" dei Blur, provocandomi una sensazione quasi alienante.
Non sto ascoltando nulla di nuovo, intanto lascio qualcosa di vecchio ma sempre gradevole.


martedì 16 ottobre 2012

Scofaniamoci

Gli obiettivi non bastano mai nella vita. Quei piccoli pretesti per guardare avanti, per aspettare il mese prossimo, una certa data, una sciocchezza a cui senti di tenere.
Ecco, io ancora non so se sono pronto a spendere una carriola piena di soldi, ma il 12 novembre esce questa roba qui.
The Beatles. Vinile. Box set. Tre locuzioni che da sole mi rincoglioniscono. Che stona un po' è stereo/remastered, sono un purista, ma la tentazione è esagerata.
E comunque Natale è vicino, ve ne potreste ricordare.

E per restare in tema, mi fa schiattare questo brano tratto da Arrested Development, una theme song la cui spiegazione dice più o meno "Qui ci sarebbe stata bene Yellow Submarine, ma non abbiamo tutti quei soldi per pagare i diritti".


Una botta e via

Un disco di intro accattivanti che fanno presagire canzoni interessanti, e di pezzi un po' troppo scialbi. Paul Banks solista, per la prima volta col suo vero nome, nell'anteprima di "Banks" in uscita la prossima settimana, su Pitchfork.

Nome figo pure loro, abbastanza conosciuti ma mai approfonditi. ...And You Will Know Us By The Trail Of Dead, anche loro in uscita settimana ventura con "Lost Songs". Di nuovo e notabile sembra esserci poco, forse con una voce diversa e meno ammiccante, che ricorda molto la wave anni '80 nelle sue accezioni più pop, si starebbe meglio, ma con la rassegnazione di chi sta diventando insofferente di fronte alle novità mettiamo pure questi nel calderone. Se non altro per il nome.

lunedì 15 ottobre 2012

Sarebbe stato più divertente dire "Stocazzo"

Ho finalmente capito chi mi è entrato in casa mentre ero nel Missouri.
È stata la Polizia Municipale.
Perché dopo aver presentato la domanda per il cambio di residenza, e dopo aver ricevuto comunicazione che tale domanda era stata elaborata, oggi mi è arrivata la conferma, o meglio, la "Comunicazione di accoglimento dell'istanza". Che recita così:
"Con riferimento al procedimento anagrafico in oggetto, si comunica che questo ufficio ha riscontrato le dichiarazioni da Lei rese ai sensi degli artt. 13 del DPR 223/1989 e 5 del DL 5 del 9 febbraio 2012 n. 5 accertando la dimora abituale al nuovo indirizzo da Lei denunciato."

Dicono che solitamente viene il vigile a suonarti a casa, per vedere se effettivamente ci risiedi. A me non ha suonato nessuno. Ok, il campanello fa quel cazzo che gli pare, ma non mi hanno lasciato nessun messaggio. Nessuno mi ha riportato nulla per conto loro. Nessuno mi ha telefonato per dirmi di farmi trovare a casa alla talora. Eppure hanno accertato. In contumacia. Sono stati loro. Potevano almeno lasciarmi un biglietto per dirmelo. O una contravvenzione sul parabrezza dell'auto, come firma del delitto.

N.B. Il titolo arriva da qui

domenica 14 ottobre 2012

Trans-Europa Express

Esiste un lato adorabile di certi annunci pubblicitari che compaiono nelle e-mail di spam, nei pop-up che balzano fuori o nei banner pubblicitari che ti ammiccano nell'angolo offrendoti figa senza sforzo mentre tu stai cercando solo un fottutissimo torrent su un sito ai limiti della legalità, e questa parte divertente sono gli errori di traduzione.
L'altro giorno mi sono rotolato sul pavimento dalle risate quando una gnocca spaventosa di chiara origine esteuropea mi comunicava mediante nuvoletta "Sono cornea!". Andate a spiegarle che "I'm horny" in quel caso ha un'altra valenza.

giovedì 11 ottobre 2012

Siate serie

Inequivocabili segnali che uno dovrebbe lavorare di meno. Non sono perseguitato da visioni oniriche lavorative, e la mattina in doccia penso ai cazzi miei e non alla giornata che sta per cominciare.
Il problema è la mancanza di tempo da dedicare alla serialità televisiva, addirittura nuove stagioni che iniziano a mia insaputa, ho appena iniziato la terza di Arrested Development, ho la seconda di Boardwalk Empire da vedere quando HBO sta già trasmettendo la terza, mi sono accorto che è partita la sesta di The Big Bang Theory che già avevano mandato in onda il secondo episodio, e domenica riparte Californication con la sesta (cazzata, devo aver letto male su FB, i miei informatori mi dicono che inizia il 13 gennaio). Per non dire che mentre scrivo questo post leggo che ha preso il via pure la settima di 30 Rock (a dire il vero sto aspettando i subs della seconda metà della sesta, con la barra di avanzamento ferma ormai da mesi).
Poi è un casino perché uno ha anche una vita sociale discretamente impegnativa, e un'attività fisica da riprendere, e poi ci si deve prima o poi improvvisare designer d'interni e rinnovare il biloculo, e il rinnovo della patente e la tassa dei rifiuti. Il mio divano quasi non mi riconosce più.

lunedì 8 ottobre 2012

Nomi comuni

È risaputo che a me piacciano:
- i gruppi con i nomi improbabili
- quella roba a metà tra musica e rumore
- i dischi strutturati in maniera bizzarra
- le anteprime in streaming, da qualche tempo a questa parte

Ecco perché è inevitabile che segnali e caldeggi l'ascolto di "Allelujah! Don’t Bend! Ascend!" dei Godspeed You! Black Emperor, un disco di sole quattro tracce (ma della durata complessiva di 53 minuti) che sembrano le extended version di quegli intro lunghissimi dei Sonic Youth. Se il noise non vi annoia, date loro una chance.
Unica controindicazione: casomai li ascoltaste mentre siete impegnati in altre faccende domestiche, tipo salire una scala o cambiare una lampadina o cucinare ai fornelli (puramente casuale il fatto che siano le stesse attività da me svolte questa sera), vi sembrerà di essere all'interno di un thriller, in uno di quei momenti di pathos con la musica che va in crescendo.

Coast to Coast

L'abitazione cade a pezzi come se fosse la casa-modello di Arrested Development. Che poi, se sconosciuti la prendono a picconate o se letti praticamente nuovi decidono di accartocciarsi su sè stessi possiamo archiviare il tutto come una sequenza di fatalità. E a tutto c'è comunque rimedio.

"Whatever happened to shoegazing?", sta scritto qui dietro. E occorre tornare al 1989 per rispondere, con quel disco della madonna che è "Automatic" dei Jesus and Mary Chain, che ho il cd in auto e il vinile sullo scaffale e l'mp3 sull'hard disk e sull'iPod (entrambi, gli iPod) e che pure ascolto su Youtube quando capita (e qui lo si trova per intero, prima che venga cancellato e ricaricato e cancellato di nuovo). Mi mancano i Black Rebel Motorcycle Club, gli altri post-shoegazers contemporanei non mi dicono più molto, e quei vecchi stronzi dei fratelli Reid dopo aver girato gli USA in lungo e in largo faranno solamente una rapida capatina da questa parte dell'oceano tra una decina di giorni. Due date a Tel Aviv. Ma io dico, cristiddio.

domenica 7 ottobre 2012

Let's go to bed

Il mese del disagio. Queste sono le condizioni in cui si trova il mio letto da ieri sera, dopo aver malauguratamente deciso di sollevarlo per riporre la valigia nel contenitore sottostante.






Chiaramente ho optato per il divano, ed ora attendo il pronto intervento per sistemare ogni cosa al proprio posto.

giovedì 4 ottobre 2012

E non c'è modo di fuggire mai (Svegliami)

Una delle (tante) assurde sfaccettature della mia incapacità di alzarmi presto, al suono della sveglia (ma anche tardi, al suono della sveglia, diciamo che se la sveglia suona io non riesco comunque ad alzarmi) è che quelle poche volte che sono mattiniero ed esco di casa ad un orario antecedente le 8, mi accorgo che quel particolare momento della giornata mi garba tantissimo. La luce, l'odore dell'aria, le auto dei pendolari che -poracci- si sono svegliati mezzora almeno prima di me per essere in quello stesso istante lì dove sono io, il 12 fermo al semaforo pieno di studenti, il corridoio del piano terra della palazzina uffici ancora poco trafficato, Outlook che si apre e non mi notifica alcuna nuova e-mail.
E penso che dovrei riuscire più spesso, ad alzarmi con la sveglia, e magari fare anche colazione, ché mi piace pure fare colazione ma non la faccio mai, e magari mentre mangio i biscotti con il the mi si asciugano un po' meglio i capelli e non mi si arricciano al di sopra della nuca.

martedì 2 ottobre 2012

Stream of Consciousness

Ho aggiunto un nuovo boxino qui a destra, e un nuovo tag ad esso relativo.
Dato che ormai le anteprime degli album in streaming abbondano, oltre a consigliarne l'ascolto con un post mi sembra interessante tenerne un elenco aggiornato in evidenza, per ricordarmene prima ancora che per suscitare l'interesse altrui.
Iniziamo con i Tame Impala, gruppo che non conoscevo e che non conosco tuttora, ma che da un ascolto distratto al loro nuovo album Lonerism in uscita la settimana prossima non sembrano per niente sgradevoli.

30 Rock

Una nuova e insidiosa minaccia si nasconde nei mesi a venire, un trend che se confermato metterà a repentaglio la mia integrità, sotto ogni punto di vista: le feste del trentesimo compleanno.
Il primo vero approccio ci fu un anno fa, quaranta giorni di festeggiamenti pressoché ininterrotti (da trentacinque giorni prima a cinque giorni dopo, praticamente), una sorta di Quaresima caratterizzata dall'abuso più che dalla morigeratezza. Che è molto meno faticosa, oltre che più insoddisfacente.
Compleanno a cifra tonda che si ripropone ieri, una tranquilla festa a sorpresa in una tranquillissima domenica sera (acquazzone ininterrotto a parte, per chi se ne fosse accorto) in un locale del centro si rivela in realtà una maratona non-stop di aperitivi/cocktail/caraffe dalle 18 alle 2, con una serie di divertenti episodi a corredo. E non mi spiego come stamattina non avessi un filo di mal di testa (o forse una spiegazione c'è, e sta nella differenza qualitativa tra un gin da 6 euro la bottiglia e uno da 15).
Sta di fatto che il 2013 porterà con sé una serie di trentesimi compleanni da temere, irripetibili propositi che circolano da anni e inossidabili garanzie che si sapranno confermare. Poi al mio ci penseremo un po' più in là, che tempo ce n'è ancora in abbondanza. A patto di arrivarci con un fegato ancora funzionante.