Oggi ho fatto un po' il punto della situazione, ho letto circa mille feed arretrati su Google Reader, dai quali ho estrapolato una serie di link da condividere su Facebook, ed ora provo a mettere un po' assieme i cocci delle ultime due settimane.
Come ho scritto altrove, sto facendo talmente spesso avanti e indietro dalla Sardegna che mi si potrebbe chiamare Tirrenia oppure Moby. Domani altra tappa fugace in giornata, dopo due giorni filati a metà della settimana appena conclusa e un'altra visita giornaliera la settimana prima. Il tutto volando con tre compagnie aeree differenti, poiché da domani l'orario estivo va a farsi benedire e la continuità territoriale diventa una barzelletta.
Ho ricominciato a fare colazione in maniera quasi seria, non riesco a forzarmi tutti i giorni ma quasi, e il merito è di questo (quello rosso). Sto smettendo di farmi del male in modo goffo, squartandomi le dita mentre afferro fogli plastificati o quando cambio la lampadina e incappo in pezzi di vetro lasciati in eredità dal precedente inquilino all'interno delle lampade a muro. Ho pure acquisito la padronanza del termostato, affinché l'infausto momento in cui si fa partire la caldaia (non ancora arrivato, ma è questione di ore) non diventasse un potenziale dramma, del tipo "fa un freddo cane e non so come cazzo si fa ad accendere il riscaldamento".
Ieri mi sono trovato costretto a fare spesa al supermercato. Di sabato. Ho saggiamente atteso le 20, ed è stata una mossa alquanto brillante, le corsie erano semivuote, gli idioti erano già a casa propria e ad un certo punto è pure partita "Out of time" dei Blur, provocandomi una sensazione quasi alienante.
Non sto ascoltando nulla di nuovo, intanto lascio qualcosa di vecchio ma sempre gradevole.