domenica 27 novembre 2011

Tales of a scorched earth

Sono giorni in cui Splinder sembra Lehman Brothers con la gente in fila, scatolone in mano, mestizia nel lasciare il posto di una vita e un filo di speranza per un futuro migliore. Mi da noia alimentare il blog, con questo clima.
Un paio di cosucce interessanti da dire ci sarebbero. Ho in mano (non ancora, devono arrivare, ma è come se li avessi) i biglietti per il tour dei Radiohead in Italia, tra poco più di sette mesi. Per quale data? Tutte e quattro. Poi vediamo.
Ieri mattina è arrivato il pacco che aspettavo da due settimane. Ormai disperavo. Conteneva questa cosa.



Già, la maglia. Uno status. Quelli gialli sono i biglietti per Milano, domani sera (inaspettato omaggio fuori programma). Quelli bianchi sono i biglietti per Padova, martedì sera. Alla simbologia ci pensiamo un'altra volta, intanto mi godo il momento.

martedì 22 novembre 2011

Half-Pipes

Sostenitore da sempre delle band scozzesi, e lo si capisce benissimo da qui o qui, prima di partire per il fruttifero weekend lungo a Edimburgo mi sono documentato a fondo sulla geopolitica musicale interna alla Scozia. The Jesus and Mary Chain. Mogwai. Belle and Sebastian. The Vaselines. Franz Ferdinand. Primal Scream. Nessuno di loro originario di Edinburgh. Nemmeno i semi-prescindibili Simple Minds. Non nascondo di aver provato una certa delusione.

Warm gun

Per la cronaca, sabato pomeriggio ho trovato a Edimburgo il vinile del White Album dei Beatles. I lettori più affezionati avranno ben presente la spasmodica ricerca che mi ha tormentato per alcuni anni. La scena isterica, "oddioddioddio, nono, non ci credo, non ci credo" a cui i miei accompagnatori hanno assistito da Avalanche, in Grassmarket, penso sia stata impagabile.

giovedì 17 novembre 2011

Come fly with me

Un sacco di persone, quando prendono un aereo, avvolgono il proprio bagaglio (nero o blu scuro) con una cinghia di stoffa colorata, di modo da riuscire ad individuarlo facilmente in mezzo ad una moltitudine di altri bagagli di un anonimo colore nero o blu scuro.

Come faccio invece io ad individuare il mio trolley con rapidita? Molto semplice, è sempre l'unica valigia sul nastro trasportatore che non ha la cinghia di stoffa.

martedì 15 novembre 2011

The Great Escape

Anche se ormai nel grottesco ci sguazzo, questo inizio pseudotranquillo di settimana non manca di spunti interessanti e paradossali. All'insegna della fuga.

Il mio ritorno al ciclismo urbano (temperatura di poco superiore agli zero gradi) è stato ieri sera interrotto da quello che ai miei occhi è apparso come un inseguimento tra un furgone di Mondo Convenienza e un'Alfa della Polizia. Il grottesco sta nel fatto che la volante fosse davanti e stesse scappando.

Devo raccogliere le mie abilità, inventarmi provetto escapologo e sfuggire alla terribile "pezza del treno", che dopo avermi colto alla sprovvista ieri sera mi ha teso una trappola pure questa mattina. Il sonno è sempre il miglior rifugio, ma è necessario un piano B.

Sto aspettando due consegne importanti, una a mano e una via corriere. Paradossale che tutto ciò avvenga nei presunti ultimi giorni di vita di queste pagine. Voglio prima capire qualcosa di più in merito agli untori che hanno affisso i manifesti funebri di Splinder con un anticipo quantomeno sospetto. Con gli utenti in fuga diventa ora impossibile la sopravvivenza della piattaforma, anche se fosse una bufala o fosse comunque una drammatizzazione di quello che era il destino programmato. Qualcuno sì ritrova in groppa un sacco di blog, un sacco di traffico e magari riesce a rilevare le pagine rimanenti strappando un prezzaccio. Non sono John Grisham, ma ci vedo del losco.

lunedì 14 novembre 2011

The Walking Dead

Avevo in cantiere da qualche tempo un post sui blog defunti che una volta seguivo. Ho anche creato una cartella nei preferiti in cui lasciarli parcheggiati e di tanto in tanto tornare a dare un'occhiata (nel tempo ho assistito ad alcune resurrezioni).

Questo topic sembra a questo punto superato, dato che quegli stessi blog corrono il rischio -non quantificabile- di sparire per sempre. Assieme a tutte le altre pagine Splinder.

Noto una certa isteria collettiva, non del tutto immotivata ma sproporzionata rispetto alle certezze che si hanno -nessuna- e all'effettiva portata del rischio. Una volta fatto il backup su una nuova piattaforma, succeda quel che succeda ci siamo parati comunque il culo. Naturalmente è un passaggio che devo ancora completare. Devo ancora iniziarlo, a dire il vero.

Dietro queste manovre di palazzo, complotti massonici, intrighi orditi da IoBloggo (piattaforma che, non fosse per la facilità di importazione, nessuno avrebbe mai scelto già solo per il nome ridicolo e che invece si trova ora sulla cresta dell'onda) ci sta una sacrosanta verità: Splinder ormai fa schifo. Il servizio (assistenza, manutenzione, innovazione) lascia a desiderare da parecchio tempo, la qualità media dei blog è a dir poco scadente, la presenza di spam è ai massimi storici, l'indicizzazione su Google è insignificante. Questo spauracchio della chiusura non fa altro che accelerare un processo di abbandono in atto da tempo. Vero che si perde il senso di community che Blogspot o Wordpress non sanno offrire, ma è altrettanto vero che canali di condivisione ce ne sono oggi a bizzeffe.

Non ho ancora deciso il destino di questo blog, ma di drammatico non ci vedo granché. A meno che non mi si freghino tutti i post da un giorno con l'altro.

giovedì 10 novembre 2011

Kolossal

Gli argomenti che posto sono frutto delle mie seghe mentali. Il contesto in cui le seghe mentali si sviluppano meglio è quando sono in auto. Da qualche settimana, in auto, ascolto solo gli Smashing Pumpkins. Da ciò la frequenza, almeno fino al 29 novembre, di post che riguardano il gruppo di Chicago.

Ho sempre definito "Siamese dream" come il loro album migliore, mentre considero "Mellon Collie and the Infinite Sadness" un caso a parte, non è un disco (lo accosto spesso al White Album dei Beatles), è un'opera di diverso genere.

In una delle mie spassose elucubrazioni alla guida, ho individuato la metafora giusta per chiarire meglio questo mio cavallo di battaglia. Se consideriamo un disco come se fosse un film, Mellon Collie è l'equivalente di una saga. Come Star Wars, nessuno dirà mai che SW è il suo film preferito perché non è un film, e difficilmente lo farà per uno dei singoli episodi, perché va preso nel suo complesso.

Mellon Collie è Star Wars, beninteso che io non ho mai visto un solo film della esalogia e che non ne sono mai stato più di tanto affascinato; lo considero comunque una pietra miliare della cinematografia mondiale, un punto di svolta. Come lo è stato per la musica MICS, che ricordiamo non è il mio disco preferito degli Smashing Pumpkins.

martedì 8 novembre 2011

Nonsolobrontolo

Nel mezzo del "ponte dei morti" ho beccato su La7D la replica della trasmissione di Benedetta Parodi. Già me n'ero regalato un assaggio qualche settimana fa, ne avevo accennato da queste parti, ma di fronte al programma nel suo complesso ho provato un senso di ribrezzo.

È così agghiacciante? No. Ed è proprio da ciò che nasce il mio disagio.

A me la tv dei fornelli fa cagare, ad ogni livello, ma mi tocca essere onesto e ufficializzare la promozione da "cancro della società" a "programma che non guarderei se non dietro modesto compenso economico".

Le ragioni di tale rating review? Innanzitutto, non è più dentro un telegiornale. Hahaha, ho definito Studio Aperto un telegiornale. Sta di fatto che in mezzo a una serie di presunte notizie, una ricetta non c'azzecca un cazzo. Punto numero due, i piatti vengono illustrati per esteso, non ci sono più quelle spiegazioni sommarie che ti vogliono far credere di poter preparare un piatto importante nel tempo di un pane e prosciutto. Quando in realtà erano piatti poco più che banali e richiedevano più dei trenta secondi millantato. Terzo, non si ficca più quel maledetto dito in bocca. Mi sembra ce ne sia a sufficienza.

Hate is a four letter word

Mi commuove rendermi conto che le mie ossessioni esternate ripetutamente sul blog (e lo devo ammettere, un po' le esagero di proposito per creare interesse) entrano a far parte dell'immaginario collettivo dei lettori. Persone che vedono Gerry Scotti e pensano a me, trovano in libreria il nuovo capolavoro di Benedetta Parodi (a proposito, ho in serbo un post sconvolgente) e ricordano i miei epiteti, sentono nominare la salma di Mike Bongiorno e collegano subito al sottoscritto...
Non ho la stoffa dell'opinion leader, ma con un po' di carisma in più potrei diventare un obsession leader.

domenica 6 novembre 2011

Cinque stelle di pulito

Continuo a non capire gli hotel che ti riempiono la camera di cazzate. Il kit da cucito, la limetta per le unghie, gli aromi della compagnia delle indie. Poi la sveglia sotto la tv sta avanti un'ora e un quarto (e molti di voi sanno quanto mi dia fastidio avere orologi sballati -o non averne affatto-), ma ci pesa il culo a regolarla.
Ancora più divertente e ridicolo è il modo di spiegare queste amenità non richieste e non necessarie, spacciandole per comodità irrinunciabili. L'altra mattina in doccia mi ha fatto sbellicare dalle risate (per quanto uno si possa sbellicare alle 6 del mattino) il kit shampoo e bagnoschiuma. Ecco perché.

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Si, in francese significa "latte di fico", ma essendo non a Toulouse bensì a Cagliari si potrebbero anche evitare certe minchiate.