venerdì 16 dicembre 2011

Like Dylan in the movies

Ieri sono andato al cinema a vedere Midnight in Paris. Non ho le minime competenze per esprimere un'opinione che sia degna di essere presa in considerazione, ma non lo ritengo un grosso ostacolo alla stesura di questo post.

Ho realizzato che il pomeriggio al cinema è una soluzione:
- economica, il prezzo del biglietto è quasi accettabile, mentre il sabato sera francamente è un furto
- comoda, lavoro a 5 minuti di strada da uno dei due multisala di Brescia
- che mette al sicuro da una posizione ignobile tipo fila R posto 1 giusto davanti al lobo destro del protagonista
- che non crea in imbarazzo per essere da solo, la sera uno magari si sente un po' sfigato, di giorno invece è normale, anche perché starsene seduti in silenzio per due ore che tu sia in compagnia o meno cambia un cazzo, l'ho sempre sostenuto e non ho mai concepito il cinema come prima uscita con una ragazza
- che riduce il pericolo di attacchi di sonno, la poltrona del cinema ricorda troppo un divano, e a me il divano dopocena stronca

Ci saranno state venti persone in sala. Troppe, sono riuscito a odiarne alcune. Quelli che descrivono all'amico cosa sta succedendo, come se fosse necessaria una didascalia a tutte le scene. Quelli che ostentano ad alta voce cultura di un certo livello, riconoscendo nel film luoghi e personaggi di nicchia come l'Arc de Triomphe, Pablo Picasso o Salvador Dalì, rimuginando però su chi sia questo Scott Fitzgerald. Quelli che anticipano le scene, la sceneggiatura di Woody Allen non è mai prevedibile effettivamente, specie dopo il quarantesimo film.

Parliamo anche del film, se avanza tempo? Massì dai. Owen Wilson ha dei capelli meravigliosi, la prossima volta che vado dal mio parrucchiere gay mi porto una foto. Nei migliori passaggi, quelli più alleniani disseminati di brevi monologhi e nevrotici botta e risposta, pare proprio di sentire l'Allen degli anni 70 che parla attraverso la voce di un'altra persona. Mi piacerebbe stenografarle tutte, queste frasi. I personaggi secondari sono tutti abbastanza odiosi, è come essere su un volo Ryanair pieno di italiani, ed è un altro punto a favore. Il rapporto tra romanticismo e cinismo è un po' troppo sbilanciato a favore del primo, e non mi piace granché questa diversa combinazione, io sto sempre dalla parte delle nevrosi. Più che discreto, nel complesso, consigliato caldamente a chi ama il regista e/o il genere, indicato anche per un pubblico medio. Basta che stia in silenzio.

C'è però un problema. Serio. Ma non è imputabile al regista, al cast, alla produzione o a checcazzo. Merita un post separato. Chi ha visto il film indovinerà senza grande sforzo.

10 commenti:

  1. io devo ancora vederlo. e amo owen anche senza aver visto i suoi capelli che saranno sicuramente to die for.

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  2. No ma sono semplicemente perfetti. E io mi trovo stammerda da sistemare tutte le mattine e tutte le sere.

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  3. il cinema da sola è estremamente rilassante e divertente al tempo stesso, secondo me, è una di quelle cose che ti permette di ritagliarti una finestra pura di egoismo senza inutili sensi di colpa o timori del giudizio altrui. l'ultimo di allen non l'ho ancora visto, ero indecisa, ma il tuo post mi ha completamente dissuasa :D

    gattafebbraia
    http://gattofebbraio.wordpress.com

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  4. Ma come, io lo consiglio e tu vieni dissuasa? E non ho ancora aperto il vaso di Pandora, quella cosa che proprio mi è rimasta sul gozzo. Vai a vederlo, comunque, diamine!

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  5. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=o_3Qe5TI3kc#!
    non c'entra niente col film, ma qualcosa con andare al primo appuntamento con una ragazza al cinema... verso la fine (ma conviene leggerselo tutto).

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  6. Dico solo che una volta al cinema sono svenuto. Preferisco andarci da solo che almeno evito figure. Altro che maialate al buio...

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  7. Io ieri ti lasciai un commento ma non lo trovo più.
    Sono molto contenta di aver trovato un altro feticista dei capellibelli (tu) e un'altra feticista di Owen Wilson (Polly).

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  8. Non è nemmeno finito nello spam o in moderazione. Ti stanno boicottando!
    Se mi vedessi ora, appena sveglio, faticheresti non poco nel definirmi "feticista dei capellibelli" (ma indosso la maglia verde di Green Lantern).

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  9. Ok, l'ho visto.
    Marion Cotillard entra in pieno titolo tra le attrici migliori di sempre.
    Parigi è sempre sublime (sono un'italiana media anch'io)
    Adrien Brody nei panni di Salvador Dalì è una vera chicca, anche se compare poco.
    Il problema non l'ho rilevato, a meno che tu non ti riferisca a Carlà.

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