lunedì 19 dicembre 2011

You're speaking my language

Non faccio nulla di rivoluzionario mettendomi a parlar male del doppiaggio dei film, grande vanto italico per anni e ora morbo che ci attanaglia.
Siamo abituati a personaggi che da Chicago a San Francisco, da Berlino a Madrid, da Tokio a Tijuana parlano con spiccata cadenza romanesca. Ancora una volta, nessuno vuole sminuire il lavoro di riadattamento e lo sforzo di sincronizzazione che sostengono i doppiatori, ma più passa il tempo e più diventa palese il limite congenito di questa pratica.
Lo stravolgere il senso delle frasi è solo un aspetto (in cui i migliori non incappano). Perché perdersi la voce originale dei personaggi, che pure sarebbe uno degli elementi caratterizzanti di un attore? Qualcuno sostiene che i sottotitoli distraggono. Qualcun altro non vuole provarci perché non capisce una parola di inglese. Se lo dice mia nonna ci credo anche. Ma chi ha un minimo di flessibilità mentale dovrebbe quantomeno provarci.
Ma questo ennesimo post di protesta da dove nasce? Come raccontavo qualche giorno fa, ho visto Midnight in Paris al cinema. Film americano ambientato a Parigi, in cui compaiono parecchi personaggi francesi e spagnoli. Il doppiaggio italiota fa parlare questi personaggi in italiano con presunto accento che ne denota la provenienza. Il risultato? Adriana, ragazza parigina che nella storia assume un certo rilievo, si esprime come una rumena. Qualcosa di drammatico, ogni volta che parla suscita un misto di ilarità e sgomento. Avessero fatto parlare Picasso come un kebabbaro, l'opera di disfacimento sarebbe stata completa.
Sto facendo un pensierino per andare a vederlo in lingua originale, anche se privo di sottotitoli mi risulterebbe indigesto (non mi prendo meriti che non mi spettano, se non leggo la traduzione mi perdo almeno la metà delle battute). Hanno provato a rovinare un film, devo fare il possibile per fermarli.

4 commenti:

  1. Ti invidio, e tra un paio di martedì penso che provvederò anche io. Nel frattempo ho visto (ieri pomeriggio, in una pausa dallo stalking Facebook) "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" e in alcuni passaggi ho provato lo stesso sentimento.

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  2. Sono allergica al doppiaggio, non vedo più nulla di doppiato dal 2005 credo.
    Se ti può consolare, l'accento di Rachel Mc Adams era terribile, e lei in teoria mi dice IMDB sarebbe canadese, a me pareva parlasse come George Bush.
    Io negli ultimi giorni di nullafacenza oltre a Midnight in Paris ho visto One Day e The Inbetweeners, ma credo dedicherò a entrambi, anzi, a tutti e tre, un post.

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  3. Purtroppo non sono poliglotta come te, vedere un film in lingua originale (senza sottotitoli) è un gran casino. Io il mio film del bimestre l'ho visto, prima o poi devo vedermi pure "Amore e guerra" per poter restituire i dvd al proprietario, ma sarà uno sforzo di volontà.

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