giovedì 7 febbraio 2013

At Last

Sabato sera si è diffuso viralmente un messaggio di Kevin Shields: nel giro di poche ore ci sarebbe stata la release ufficiale del nuovo disco dei My Bloody Valentine.
Per chi si fosse perso qualche puntata, l'ultimo album del gruppo irlandese è quella pietra miliare di Loveless, risalente al 1991, anche se in totale di album studio ne hanno pubblicati solo due, più svariati EP. Scrivere la storia dello shoegaze, e della musica per chi ci crede, con due soli album. Succedeva anche questo all'inizio degli anni '90. A tal proposito, segnalo un pezzo di Consequence of Sound che ci racconta cosa succedeva appunto nel 1991 in ambito musicale, con la pregevole chiosa [spoiler]"".
Facendo FFWD ai giorni nostri, sabato sera sono dunque uscito a fare bisboccia con la consapevolezza che sarei poi rientrato a casa e mi sarei messo a cercare. Cosa che puntualmente verso le 3 e rotti è successa, ma il sito del gruppo era sovraccarico e dunque offline, e dopo aver carpito il titolo -"m b v", essenziale-, scoperto la copertina -questa- e letto/scritto un paio di cazzate a tema su twitter ho temporaneamente desistito. Temporaneamente, chiaro.
Mi ci è voluto poco poi domenica, all'ora di colazione, per trovarlo e poterne usufruire. Anche -non solo- in maniera legale, dato che è stato pubblicato dai My Bloody Valentine stessi su YouTube, sebbene fosse inizialmente mancata l'accortezza di creare una playlist che contenesse tutte le tracce. Che ora è invece comparsa, se volete usufruirne qui.
Primi sprazzi dal pc, poi dall'impianto audio domestico quasi completamente configurato, e pronto caricamento sull'iPod. Primi ascolti non troppo d'impatto, forse a causa della mia distrazione. Stamane in ufficio l'illuminazione. Shoegaze is not dead, dicono, e hanno una cazzo di ragione. L'apice viscerale lo si raggiunge al momento con la traccia 2, "Only Tomorrow", che appare la naturale prosecuzione di Loveless, senza che odori di giàssentito.


E niente, una manciata di minuti fa ho preordinato il vinile nell'unico posto che ce l'ha disponibile, ovvero lo shop del sito ufficiale. Ci vorrà un mese per averlo, mi sa, assieme a un anonimo cd da poter lasciare in auto, mentre ho già sfruttato il download degli mp3 regolari.
Occorre dare un senso allo sfondo di questa pagina, e per farlo serve un segnale forte, distorto e compresso.

2 commenti:

  1. non so se vale 22 anni di attesa, però io questo disco lo sto adorando!

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    1. Qualcuno parlava di un "Chinese Democracy" dell'indie rock, ma a me l'effetto sembra diverso. È un disco che ha prospettiva.

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