giovedì 10 maggio 2012

The Working Dead #4

- Entrare in ufficio tutta settimana a nove e un quarto (quarantacinque minuti di ritardo, un'ora e quarantacinque minuti dopo l'inizio dell'orario flessibile) e non essere ripreso da nessuno per questo motivo, ché tra pausa pranzo e tempi supplementari serali sanno benissimo tutti che le otto ore le passi abbondantemente comunque.

6 commenti:

  1. Ti capisco: arrivo puntuale ogni mattina con venti minuti di ritardo. Le mie colleghe mi salutano senza sorriso, ma fa niente. Posso farne a meno. Per il resto omertà assoluta.
    Ma poi il senso di colpa mi assale anche per andare 2 minuti in bagno. Dato che io proprio non ce la faccio ad arrivare in orario a causa degli Stargate che incontro per strada, chiederò alla mia vescica di fare gli straordinari!

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    1. Un mio collega giorni fa, mentre compilavo il prospetto di autorizzazione straordinario, mi fa "come cazzo hai fatto mercoledì ad avere due ore e mezza di straordinario quando entri alle nove tutti i giorni?". Da quando mi si è rotto l'orologio (la replica del Monaco citato in un paio di post fa) accorgersi del tempo che passa è sempre più difficile...

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    2. ... potresti sabotare gli orologi di tutti in tuo favore. Secondo me ne saresti capace.

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    3. Poi lo spieghi tu come mai arrivo a 7.30 puntuali al mattino quando il sole è alto da quattro ore... Spostamento dell'asse terrestre?

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    4. Potremmo andare sulla pagina FB del dio Apollo (vuoi che non ce l'abbia?) e chiedergli se ti può venire incontro in qualche modo.

      Se le mie idee non ti piacciono, beh... WAKE UP BEFORE!

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    5. Twitter, ormai si usa Twitter, ma non ce l'ho ancora.
      Potrei pensarci. E ci provo. Ma mi alzo ugualmente un'ora e mezza dopo il suono della sveglia...

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