giovedì 10 novembre 2011

Kolossal

Gli argomenti che posto sono frutto delle mie seghe mentali. Il contesto in cui le seghe mentali si sviluppano meglio è quando sono in auto. Da qualche settimana, in auto, ascolto solo gli Smashing Pumpkins. Da ciò la frequenza, almeno fino al 29 novembre, di post che riguardano il gruppo di Chicago.

Ho sempre definito "Siamese dream" come il loro album migliore, mentre considero "Mellon Collie and the Infinite Sadness" un caso a parte, non è un disco (lo accosto spesso al White Album dei Beatles), è un'opera di diverso genere.

In una delle mie spassose elucubrazioni alla guida, ho individuato la metafora giusta per chiarire meglio questo mio cavallo di battaglia. Se consideriamo un disco come se fosse un film, Mellon Collie è l'equivalente di una saga. Come Star Wars, nessuno dirà mai che SW è il suo film preferito perché non è un film, e difficilmente lo farà per uno dei singoli episodi, perché va preso nel suo complesso.

Mellon Collie è Star Wars, beninteso che io non ho mai visto un solo film della esalogia e che non ne sono mai stato più di tanto affascinato; lo considero comunque una pietra miliare della cinematografia mondiale, un punto di svolta. Come lo è stato per la musica MICS, che ricordiamo non è il mio disco preferito degli Smashing Pumpkins.

2 commenti:

  1. allora mettici pure exile on main street degli stones e the river di springsteen. 

    Sono album che hanno la pretesa di essere onnicomprensivi e lo sono.
    Pure troppo, a volte.

    A me starwars fa cagare a spruzzo

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  2. I due che hai citato li vedo più inseriti nel contesto, grandi opere ma non troppo di svolta.
    Io penso che ne sarei annoiato. Ciò non toglie l'importanza di quella saga.

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