domenica 27 ottobre 2013

Bulletprooftrip Breakout Artist Awards '13

Ho pronta la terzina di nomi. Mancano ancora novembre (che difficilmente regala sorprese) e dicembre (che è il mese dei best of e dei cofanetti natalizi), ma già da ora posso annunciare i tre migliori album di debutto dell'anno 2013, complice una folgorazione casuale intercettata alla radio.
Essendo incapace di stilare classifiche, ma solo di riempire liste, ci tengo a precisare che non esiste un ordine di gradimento, non posso parlare di podio mettendo tutti quanti sullo stesso piano.

Delle Savages e del loro disco "Silence yourself" ho già scritto a sufficienza negli ultimi mesi.
Thurston Moore non è un artista di primo pelo, ma il progetto Chelsea Light Moving è nuovo di zecca e della mia folgorazione per l'album eponimo ho già scritto recentemente.
Come si suol dire, anche lo shoegaze vuole la sua parte, e nei giorni scorsi mi sono imbattuto, ascoltando casualmente una trasmissione di Radiodue che non tratta di musica, in un gruppo gallese che ricorda da vicino il lato più digeribile dei My Bloody Valentine, con una serie di tratti somatici che derivano da altre band che ascolto da sempre. Attraverso Bandcamp sono riuscito ad ascoltare meglio, e nel giro di un paio di ore mi sono trovato ad ordinare una copia dell'album di debutto di questi Joanna Gruesome a me sconosciuti fino a poco prima. Non ho trovato uno streaming di "Weird sister", ma proprio su Bandcamp ci si può fare un'idea del loro tiro, ci pensa poi Youtube ad aggiungere qualcosina. Non sarà difficile associare all'inizio di "Sugarcrush" l'intro di alcuni pezzi dei migliori Placebo, quelli che plettravano scalmanati sulle chitarre e che provavo piacere ad ascoltare dieci anni fa. E che si presume ascoltassero parecchio pure loro.

6 commenti:

  1. Io ti seguo sempre, non solo per le dritte musicali che incontrano spesso i miei gusti, ma anche per quelle linguistiche. Eponimo... ma come ti è venuta?

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    1. Beh è un termine corretto, anche se ti dirò non mi suona benissimo. Cosa mi sono meritato?

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  2. Raramente utilizzato direi. Per la resurrezione dei termini meriti un barattolo di sottoli.

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    1. Era quello che mi aspettavo. Non mi sorprendi ma mi rendi comunque felice.

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    2. Non volevo sorprenderti. L'ultima tua parola è ciò che conta.
      Con il barattolo riesco facile.

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    3. Alle volte le cose più semplici sono quelle che regalano le maggiori soddisfazioni. E io ne sono decisamente contento.

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