giovedì 12 gennaio 2012

Revolution from my bed

Mi stavo iniziando a preoccupare. Il decadimento del tag misantropia si stava facendo ormai evidente, lasciando uno strascico di interrogativi non di poco conto.
Non provavo più irritazione nei confronti dell'uomo medio? Dov'erano finiti quegli slanci di nevrosi acuta come reazione al contatto umano di infima tipologia? Stavo diventando paziente e comprensibile? Mi stavo rammollendo? La gente intorno a me stava prendendo coscienza sotto l'influsso benefico della mia presenza?
Non sono in grado di rispondere. Ma so per certo che da qualche giorno a questa parte ingrugnerei tra loro gruppi di 4-5 persone per volta. I capannelli alla macchinetta del caffè di prossimi pre-pensionati che trovano pure il coraggio di lamentarsi, non accorgendosi di essere in una condizione assolutamente privilegiata. I qualunquisti e i benaltristi, quelli che fanno analisi politiche sottili come un tronco di baobab, come se non fossero sufficienti la Lega e Di Pietro a fare le barricate. Quelli che a fine 2011 si meritavano, secondo la loro modesta opinione, un riconoscimento da parte dell'azienda, quando io a qualcuno chiederei i danni. Le battute sui Maya, che non si può passare tutto il 2012 nell'angoscia, ché a forza di scherzarci su poi ci si inizia a credere sul serio.
Mi servirebbe talmente tanto napalm che mi sento quasi in pace con me stesso.

4 commenti:

  1. Stasera ho guardato un po' di TG5 giusto per fomentare l'odio che ristagna in me.

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  2. Ah, non sono l'unica che privilegia le piogge di napalm per la gente irritante.

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  3. Il napalm è certamente comodo per fare più in fretta, d'altro canto viene a mancare la soddisfazione di godere del momento. Un puff ed è tutto finito.
    http://www.youtube.com/watch?v=Pi8eLr_kuNg

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