giovedì 26 luglio 2012

And the tap drips

Sembrava una serata tranquilla, vissuta all'insegna della nuova ossessione (SongPop, una valida forma di dipendenza alternativa all'alcol o al tabacco). Quando arriva la notizia che non ti aspetti.
Quella di sabato al Vinile45 non sarà l'ultima serata della stagione. Sarà l'ultima serata e punto, per il Vinile che abbiamo sempre frequentato. Riaprirà a settembre sottoforma di club, elettronica e dj set veri anziché live, chitarre e un pezzo degli Strokes a dirti che era il momento di muoverti un po' a tempo e un po' a caso.
Un anno e mezzo fa hanno chiuso la Latteria Molloy (e si vocifera della sua riapertura, sarebbe una boccata di ossigeno), ora ci tolgono l'avamposto e lo consegnano a quelli che hanno in mano l'intera nightlife di Brescia. Era un circolo ARCI in cui si pagava praticamente sempre l'ingresso, e le consumazioni costavano come un locale normale. In consolle la rotazione era scarsa, periodi in cui la scaletta era predefinita, altri momenti in cui era fuori tema, certi sabati non c'era quasi nessuno, e il gin tonic ogni tanto si scordavano di fartelo alcolico. Ma nonostante tutti questi difetti, a quella che amavamo definire "la solita merda" ci ero affezionato, e ci ho passato più di tre quarti dei sabato sera di questa stagione 2011/2012. Ed è stupido usare il passato, che c'è ancora una serata da fare. Ma ci sono rimasto davvero male.


8 commenti:

  1. è un po' come quando a torino finisce la stagione e ti chiudono lo xanax party, e la notizia era nell'aria perché l'ultimo giovedì in cui eri andato il locale era mezzo vuoto e la gente non pogava su Chelsea Dagger dei Fratellis...son botte!

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    1. Non mi vergogno a dire che questa notizia mi ha fatto dormire di merda stanotte.
      Ma passato lo scotto, ora ci stiamo organizzando per andare alla chiusura in taxi, sabato.

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  2. Scusa, vado un attimo fuori argomento.
    Ma parlate tutti di 'sto SongPop. Devo iniziare anch'io! C'è su fb, vero?

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    1. Si, è su Facebook, e no, non iniziare. Io devo chiedere consiglio al mio medico o al mio farmacista, loro sapranno come aiutarmi a smettere.

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  3. in linea teorica mi dispiace.
    perchè perdiamo un pezzo importante di un certo tipo di serata bresciana.

    ma in pratica, per molti dei motivi che hai elencato, non me ne cruccio poi più di tanto.

    essere circolo arci è solo un modo per evadere, a dirla tutta.

    e comunque si, la latteria riapre, a cellatica.

    e sarà circolo arci anche lei.

    motivo per cui per me la latteria ha chiuso per sempre più di un anno fa.

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    1. La Latteria anche quando era UISP aveva un minimo di spirito da circolo, con prezzi delle consumazioni leggermente più bassi del mercato e concerti sempre gratuiti. E sui circoli ARCI ho affrontato discussioni che hanno portato sempre alla solita conclusione: è la garanzia che hanno molti posti per rimanere in piedi, anche se è formalmente una presa per il culo.
      Per ora, sappiamo che da settembre mancherà un locale in cui fare le quattro o le cinque il sabato ascoltando un certo tipo di musica. Questo è il buco che lascia il Vinile, che poi era il buco lasciato dal declino del Lattepiù. Staremo a vedere come ce ne usciremo.
      (Cellatica per chi viene dalla Bassa come i miei amici è un po' in culo, cazzo)

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  4. certo che quando chiude un posto così è sempre un male.
    Lo dico frequentando da anni il solito vecchio locale
    in cui TUTTI i concerti estate e inverno sono sempre gratis
    e di cui a volte parlo male, a volte mi annoia sì,
    ma se mancasse ci soffrirei tantissimo.

    Insomma ieri c'era G.Canali, fra qualche giorno gli Offlaga oltre tanti altri, sempre senza sborsare una lira.

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    1. Qui di gratis non c'è più niente da un pezzo, ma non facciamo troppo i pignoli. Sabato notte, o meglio domenica mattina alle 7, c'era gente che voleva ancora ballare e si è fatta riaccendere la musica. Quando un locale chiude, o comunque cambia gestione, le dimostrazioni di affetto sono sempre commoventi.
      Per sfoderare un altro luogo comune, ci si accorge del valore delle cose solo quando queste vengono a mancare.

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